(Inviata da Antonio di Portopalo.) L’escalation di episodi di microcriminalità registratesi nelle ultime settimane oltre che preoccupante è indice di un deterioramento sociale e di una scarsa attenzione delle Istituzioni al territorio.
Quanto finora avvenuto deve essere analizzato globalmente. Esaminando tutti i fatti delinquenziali traspare una logica che li unisce ovvero, presumibilmente, l’intento di un gruppo di “scellerati” di intimidire e sottomettere la comunità Portopalese ai loro interessi e ricatti.
A tale scopo con azioni sistematiche e programmatiche oltre a essere perpetrati furti nelle abitazioni e nei pescherecci vengono posti in essere atti vandalici contro siti privati e di interesse pubblico.
Il fine non è quindi il semplice “furtarello” ma quel clima di allarmismo e paura che consente a uno sparuto gruppo delinquenziale di ottenere tanto e più facilmente.
Se la popolazione ha paura è più facile imporre ed imporsi.
A questo punto bisogna trovare
soluzioni rapidi, efficaci e soprattutto durature. C’è bisogno di una risposta forte a tutti i livelli Istituzionali. La politica locale e regionale deve fare sentire la sua voce a tutela dei cittadini di Portopalo.
Occorre una maggiore e incisiva presenza sul territorio delle Forze dell’Ordine, con
l’aumento dell’organico della locale stazione dei Carabinieri e magari la riapertura della soppressa caserma della Guardia di Finanza. Qualora quest’ultima ipotesi non fosse praticabile, si potrebbe valutare di trasferire in tale immobile in disuso gli uffici della Capitaneria di Porto così da garantire maggiore vigilanza all’area portuale.
Inoltre, come avviene nei Comuni limitrofi sarebbe opportuno predisporre anche nella cittadina di Portopalo un sistema di
videosorveglianza.
In ultimo esprimo la mia solidarietà a tutta l’Amministrazione Comunale, al Sindaco ed in particolare al consigliere Corrado Scala, uomo e politico coraggioso, vittima di un vile atto intimidatorio.
Viva Portopalo.
Antonio