Prendere le distanze? Un atteggiamento perdente

Prendere le distanze? Un atteggiamento perdente PACHINO - Nell'apprendere la notizia delle dimissioni dal CdA del Consorzio dei componenti Maria Di Natale e Salvatore Buggea, rappresentanti la Cooperativa Faro, leggiamo tra le motivazioni: "Un Consorzio di tutela ha senso solo se parallelamente vi è una politica commerciale sinergica tra i vari operatori che fanno squadra tra loro, a difesa del prodotto, e di conseguenza, dei produttori".

Premesso che non posso che condividere il contenuto di questa osservazione, mi preme però fare presente alcuni episodi che la dicono lunga su quanto questa "politica commerciale sinergica tra gli operatori" sia esattamente il punto dolente della nostra agricoltura locale.

I giovani consiglieri appena dimessi forse non sono al corrente della lettera di fuoco che il presidente della Coop. Aurora, Salvatore Dell'arte, aveva inviato al Consorzio, diffidandolo per iscritto dall'occuparsi ufficialmente di problematiche legate alla commercializzazione, in quanto non conformi alla missione istituzionale prevista dal Ministero delle Politiche Agricole, che sancisce per i consorzi di Tutela la sola competenza su attività di Promozione, Pubblicità, Informazione e Vigilanza.

Malgrado ciò, sotto il coordinamento del Dott. Marco Schembari, sono state create al di fuori del Consorzio dei gruppi di lavoro, formati da componenti del Consorzio di Tutela per avviare strategie di sinergia che appunto tutti da anni auspichiamo. Un lavoro difficile e continuamente costellato di ostacoli, che lasciano poco sperare circa la vera volontà delle nostre aziende aderenti di avviare una seria politica di coordinamento commerciale.

Il Consorzio, insomma, fa quello che può nei limiti imposti dal suo mandato istituzionale. Il resto è lasciato alla intelligenza delle singole aziende. Ma su questo punto, regolarmente, casca l'asino. Per questo trovo, tutto sommato, ingiusto "prendere le distanze dal Consorzio". Anzi, questa mossa non fa che indebolire ulteriormente un vero progetto di sinergia locale, e tutto questo suona come una campana a morto per il futuro. Non è tempo di "prendere le distanze", ma semmai di accorciarle. Nella speranza che queste parole vengano lette nello spirito di collaborazione che da sempre ha animato il mio mandato, mi auguro che queste dimissioni possano venire revocate dai diretti interessati e dai vertici che essi rappresentano. Infine va sottolineato che la notizia dell'imminente dimissione del Dott. Enzo Bordonaro risulta totalmente destituita di ogni fondamento, come personalmente ribadito proprio dal diretto interessato."
Pubblicata da: Corrado Modica il 13-02-2013 18:25 in Comunicati

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