Progetto Pachino: Siamo pronti, mettendoci in gioco totalmente, a dare una speranza alla nostra città.

Progetto Pachino: Siamo pronti, mettendoci in gioco totalmente, a dare una speranza alla nostra città. PACHINO - È capitato più volte, nel corso di questi due anni di inutile amministrazione comunale, leggere tra le dichiarazioni del sindaco o di qualche suo momentaneo alleato, critiche sul consigliere Bruno, basando esse sul fatto che lo stesso consigliere fosse stato eletto in una lista civica, Progetto Pachino. Come se ciò prefigurasse un difetto o una mancanza. Come è ovvio noi non pensiamo che l’essere stati eletti in una lista civica sia una diminutio, e crediamo che le parole di Bonaiuto nascondano la difficoltà di chi stava per perdere le elezioni, grazie, soprattutto, alla novità di una coalizione moderna e riformista.

Pensiamo, infatti, che fare riferimenti continui a Progetto Pachino e a chi lo rappresenta in consiglio comunale, nasconda una paura. Quella che Bonaiuto e i suoi sodali mostrano nei confronti di Progetto Pachino per la sua idea di politica e di aggregazione. Costoro sanno che, alla base di esso, c’è una forte dose di coraggio e di innovazione, nel 2009, ben compresa dall’elettorato e che nella prossima consultazione sarà ancora più radicata e ricercata nelle scelte elettorali dei pachinesi.

Noi del PD, e con noi mi riferisco oltre che a Salvatore Borgh e Roberto Bruno, anche all’attuale dirigenza del partito democratico, siamo persone di sinistra e come tali convinte delle proprie idee e dei propri valori. Cui non rinunceremo mai, proprio perché siamo abituati a presentarci con la nostra faccia, senza mai nasconderci dietro paraventi di comodo. La nostra candidatura alle comunali del 2009 è stata trasparente e onesta. Altri hanno turlupinato una città, nascondendosi dietro il faccione di Silvio, per non mostrare l’effettiva vacuità politica e amministrativa che adesso verifichiamo.

Noi, dunque, ci siamo sempre presentati alla cittadinanza con la nostra bandiera di idee e valori, che nessuno può contestare.

Tra queste idee e questi valori c’è sicuramente il buon governo e in nome di esso siamo, di nuovo, pronti a dialogare con chiunque decida di seguire la strada dell’amministrazione virtuosa, efficiente ed efficace. In nome di un governo della città all’insegna della modernizzazione, dello sviluppo economico e della ripresa morale, civile e sociale, siamo pronti a condividere un percorso elettorale e amministrativo con le persone serie che vivono nel nostro comune e che rifiutano i metodi alla Bonaiuto e soci, i quali rappresentano i veri voltagabbana nei confronti della città e di chi ha creduto in loro, alla luce della delusione di un’amministrazione sprecona, incapace e litigiosa.

Il ruolo, dunque, che intendiamo assegnare a Progetto Pachino è quello di cerniera, di collegamento tra un partito e i suoi esponenti, che ha sempre mantenuto la propria posizione di intransigenza e opposizione ad una amministrazione sciagurata e spendacciona, e tutte quelle forze politiche organizzate, gruppi e singole individualità, che si rendono conto che è ormai impossibile continuare su questa strada, che bisogna cambiare non soltanto le persone, via Bonaiuto e simili, ma bisogna cambiare pure i modi e i metodi dell’amministrazione.

A noi non interessano incarichi per fantomatiche scale da mille scalini, o lottizzazioni pilotate per amici e compari. Non ci servono appalti che finiranno davanti ai giudici o alla Corte dei Conti. Non vogliamo tangenti e amministratori arrestati. A noi interessa il bene comune, l’interesse collettivo. A noi preme il futuro di Pachino.

Siamo pronti, mettendoci in gioco totalmente, a dare una speranza alla nostra città.

Una speranza che siamo in grado di trasformare in realtà.

Siamo pronti a rivoltare Pachino e farla ritornare quell’esempio di laboriosità e di innovazione che tante volte ha rappresentato nei tempi passati e che purtroppo, da 20 anni a oggi, non è riuscita a interpretare, proprio per colpa di quei politici come Bonaiuto e i suoi sostenitori.

Per questo leggiamo oggi di un sindaco che, istericamente, insieme ad altre fugaci figure, abbaia contro il PD, contro Bruno e contro chi vuole riportare la città di Pachino nel novero della buona amministrazione, come di chi ha paura del PD, di Progetto Pachino e di tutti coloro si convinceranno che Bonaiuto e soci non sono in grado di amministrare il nostro paese.

Loro sanno, come già sa tutta la Pachino perbene, che Progetto Pachino è pronto a ripartire, per dare ai pachinesi una vera giunta, fatta di veri amministratori e di persone serie.

Insieme al PD e a tutti coloro desiderano un futuro migliore per se e per i propri figli.

Salvatore Borgh e Roberto Bruno
(Progetto Pachino)
Pubblicata da: Corrado Modica il 02-10-2011 15:46 in Comunicati

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Corrado Modica
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