PACHINO - Leggendo la replica dell'assessore all'Ecologia del Comune di Pachino Patrizia Tossani al presidente del Cenaco Marzamemi sulla contesa della raccolta differenziata dei rifiuti, sono rimasto sconcertato di fronte all'insolente provocazione che rivolge a Legambiente Pachino e che credo meriti una risposta.
Innanzitutto intendiamo precisare che Legambiente Pachino è stata sempre attenta al tema dei rifiuti e sempre pronta a protestare e ricusare ma con intelligenza, senza tuttavia avere il riconoscimento da una amministrazione comunale che in tema di tutela ambiente ha mostrato solo un atteggiamento arrogante e omissivo, rivelando un dilettantismo devastante per il nostro territorio.
In effetti un argomento così importante, avrebbe dovuto richiamare la nostra attenzione, tenuto conto delle numerose critiche che in questi mesi abbiamo mosso all'amministrazione comunale. A ben vedere dopo tanto parlare e scrivere contro, dovevamo ora parlare e scrivere pro l'assessore all'Ecologia, in questo "passaggio indifferibile e in grado di imprimere una vera svolta al territorio in termini non solo di pulizia e decoro ma anche di maggior senso civico".
Intendiamo fermamente declinare all'amministrazione comunale e particolarmente all'assessore Tossani qualsiasi sostegno pubblico, perchè Legambiente Pachino ha sempre ritenuto indispensabile la massima trasparenza, che finora è stata invece totalmente negata.
L'assessore all'Ecologia ha il coraggio di sfidare Legambiente Pachino su un terreno, quello dei rifiuti e più in generale del degrado ambientale che alla luce dei fatti, imporrebbe almeno il riconoscimento del totale fallimento per manifesta incompetenza.
In questa sede non intendiamo chiedere all'assessore all'Ecologia a che punto stanno le nostre segnalazioni sulle discariche abusive, però possiamo chiedergli di mostrarci pubblicamente la quantità di rifiuti solidi urbani raccolti nel territorio del Comune di Pachino, facendo seguito alla richiesta di questa associazione e che finora non ha avuto alcun esito.
Deve essere chiaro all'assessore all'Ecologia che Legambiente ha sempre voluto promuovere le buone pratiche amministrative in grado di coniugare il rispetto dell'ambiente e il progresso, spingendo sulla raccolta differenziata, sulla corretta depurazione, sulla gestione delle risorse idriche e le limitazioni del consumo di suolo.
Ma non abbiamo particolare fiducia nell'efficacia di una proposta sgangherata e fuorviante, perchè nell'ipotesi che ciò che è stato una misura fallimentare a Pachino possa diventare un successo nel borgo marinaro, rimarrebbero irrisolte le questioni principali che riguardano più in generale, il tema del decoro urbano e dell'igiene pubblica.
In sostanza, far partire la raccolta differenziata a Marzamemi nel bel mezzo dell'estate, senza aver regolamentato la somministrazione al pubblico, di alimenti e bevande, accogliendo altresì la proposta di Legambiente di vietare l'uso di contenitori in plastica e vetro, lattine e tetra pack ma solo quelli di carta, è solo apparenza.
Occorre prima dotare la borgata di opportuni raccoglitori di rifiuti da apporre negli spazi pubblici, aree di sosta e all'esterno degli esercizi stessi ove possibile, individuando speciali aree dove allocare le campane per i rifiuti speciali.
Vetro, plastica e lattine insieme all'umido e all'indifferenziato dovrebbero essere conservati all'interno dei locali fino al loro ritiro, almeno nel periodo estivo o in occasione di festività particolari, ricorrendo a particolari accordi in convenzione.
Per il resto, non comprendiamo il conforto dell'assessore all'Ecologia, visto che molti cittadini si interrogano su cosa devono differenziare se sono stati distribuiti solo due contenitori - carta e plastica -, ma evidentemente trattandosi di una manifestazione di propaganda, possiamo anche aspettare.
Piuttosto l'assessore all'Ecologia dovrebbe preoccuparsi di rivedere la scelta di destinazione degli spazi per il commercio al dettaglio ambulante, dove l'impatto delle attività sull'ecosistema marino è devastante, fermo restando che le carenze igienico - sanitarie e il rispetto degli orari di esercizio dovrebbero essere rigorosamente osservate da tutti.
La borgata è sporchissima, caotica e rumorosa. L'aria è infestata di insetti e in alcuni tratti irrespirabile. La saja del pantano è una discarica a cielo aperto. Il tratto di spiaggia pachinese è insozzata di rifiuti di ogni genere.
Invitiamo l'assessore all'Ecologia ad imprimere una vera svolta alla sua azione politico - amministrativa, mettendo al primo punto il rispetto per il Circolo Legambiente Pachino, fermo restando che esprimiamo la nostra delusione per le attività in difesa del nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico fin qui svolte dall'amministrazione comunale.
Salvatore Maino