In merito all’”articolo”offensivo, incompleto e manifestamente di parte, pubblicato sul giornale “Sicilia Sud Ispicainforma” il 15/11/2006, a firma di tale Piero Controsceri, debbo necessariamente replicare alle inventive scritte da costui.
Dall’”articolo” elaborato da questo signore si evince che egli ha un dono che esula dalla natura umana vale a dire l’onniscienza poiché lascia intendere che l’operato del sottoscritto era quello “di coadiuvare il sindaco… e certamente non quello di creare difficoltà, non attenzionando i problemi… in tempi utili con serietà e competenza visto che si è coadiuvati da dirigenti di comprovata esperienza nel settore ecologia. Ma crediamo soprattutto che è necessaria oltre all’esperienza la volontà di risolvere i problemi da cui ne deriva la delega assessoriale” affermando che il gesto del primo cittadino di revocare la delega era salutare. Mi chiedo su quali basi oggettive o fonti (non di parte) può asserire ciò? Ha sentito la mia versione? Ha sentito l’ufficio ecologia in merito se quello che diceva il sindaco corrispondesse al vero? La risposta è sempre la stessa. NO!!!
Giacché da quello che ha scritto, sicuramente, è molto meno che onnisciente, riporto uno stralcio della lettera che il Dirigente del settore Ecologia scrisse al Sindaco di Pachino in data 19 ottobre prot. N. 34026. <<…continuo a fornire assistenza gratuita a questo servizio solo grazie alla caparbietà dell’assessore all’Ecologia, la cui buona volontà e la ferma convinzione di poter migliorare la nostra città mi coinvolgono quotidianamente. Siamo, infatti, riusciti, non senza tribolazioni, ad ottenere per il giorno 27 ottobre la conferenza dei servizi sul progetto presentato, che speriamo si risolva positivamente. Se ciò avverrà in breve tempo si potrà realizzare l’opera e scongiurare il problema del trasporto in altre discariche>>.
Per completezza d’informazioni (cosa che costui non ha fatto perché, ripeto, manifestamente di parte e senza contraddittorio) il sottoscritto e l’ufficio Ecologia in piena sinergia, sono riusciti a far autorizzare il Comune di Pachino almeno per altri mesi ad “abbancare” rifiuti, in pratica a smaltire in discarica altra spazzatura. Per ottenere la proroga provvisoria, era necessario però eseguire dei lavori di innalzamento del “Torrino”, cosa che è già stata fatta grazie ad un progetto voluto proprio dal sottoscritto ed elaborato peraltro in maniera del tutto volontaria e gratuita nello studio privato di un tecnico del comune assunto part-time e con strumentazione privata. Tutto questo a testimonianza del fatto che l'ufficio ecologia attualmente, nei locali dove è stato trasferito, non ha la strumentazione idonea a potere progettare delle opere di assoluta urgenza come quelle necessarie nella discarica comunale di Coste Sant'Ippolito. Sono informazioni che si potevano ricercare all’ufficio ecologia sito in contrada tre Colli a Pachino invece di fare una pseudo intervista al sindaco di Pachino.
Un buon giornalista deve reperire queste informazioni, scriverle ma non deve assolutamente trarre delle conclusioni personali in base a conoscenze o colori politici o ascoltando solo da un orecchio. Tutto questo non è stato evidenziato, né minimamente citato. Si evince, al contrario, un’apoteosi del primo cittadino e una denigrazione del sottoscritto. Gli chiedo: in base a cosa ha osato trarre queste conclusioni? Mi permetto di dire, sempre a costui, che, chiunque scriva in un giornale deve avere un’etica professionale che lo porti ad essere obiettivo, scrupoloso e comunicare delle informazioni complete agli utenti.
Ho notato in ogni modo che è anche “distratto”: le mie dimissioni (tengo a sottolineare che trattasi di dimissioni e non di revoca) le ho presentate e fatte protocollare presso il Palazzo municipale lunedì 6/11/2006 alle h. 08.30 e non via internet come, invece, da lui asserito. Sul sito web di Pachinoglobale, inoltre, il comunicato dei Verdi è firmato dal responsabile locale e non da me.
Il rispetto delle persone deve esserci a prescindere da qualsiasi cosa. Con quella vignetta in coda all’”articolo”, che ritrae la mia immagine a mezzo busto infilata all’interno di una pattumiera, si denigra non solo il lavoro da me svolto a livello comunale per il bene della collettività ma anche e soprattutto la mia figura professionale di consulente del lavoro, stimato in paese. La satira politica in questo caso non c’entra niente. L’aforisma di Oscar Wilde ("COSA DIVENTA UN PRESUNTUOSO PRIVO DELLA SUA PRESUNZIONE? PROVATE A LEVAR LE ALI AD UNA FARFALLA: NON RESTA CHE UN VERME”), pubblicato, inoltre, sulla stessa pagina è un inequivocabile riferimento, sia per posizione sia per merito dell’”articolo”, alla mia persona.
Quanto affermato dal sindaco nei miei confronti non merita alcun commento. Dico solo che la gente inizia a capire l’abbaglio che ha preso e se ne renderà conto sempre di più, quindi ne trarrà le dovute conclusioni. Non è questo il modo di amministrare!
Pachino, lì 17.11.2006
Nicola Amenta
P.S.: informo questo signore che in pari data ho sporto denuncia querela nei suoi confronti presso la Stazione dei Carabinieri di Pachino.