Richiesto il riconoscimento dello stato di crisi

Richiesto il riconoscimento dello stato di crisi PACHINO - Stamattina una delegazione ristretta di operatori economici pachinesi si è incontrata d'urgenza col Prefetto di Siracusa per metterlo a conoscenza dello stato di allarme sociale che serpeggia nel comprensorio, a seguito degli effetti del blocco delle vendite degli ortaggi sui mercati, su richiesta del Sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto presente anch'agli all'incontro. La preoccupazione è che il blocco totale di ogni attività di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli inneschi una lunga catena di dissesti finanziari che dai confezionatori si può riverberare sui produttori, gli operai, i fornitori, gli istituti di credito e di conseguenza su tutto il tessuto economico pachinese già fortemente provato dalla crisi generale in atto da qualche tempo. E' stato richiesto in via urgente il riconoscimento dello stato di Crisi, finalizzato all'ottenimento di sospensioni di oneri tributari, previdenziali e bancari, ma anche interventi strutturali a sostegno di tutto il settore agricolo, e per il rilancio dei prodotti a marchio IGP sui mercati nazionali ed esteri.

Intanto rimane confermato per mercoledi pomeriggio alle ore 19 l'incontro del Presidente Lombardo col Presidente del Consiglio Mario Monti per individuare misure urgenti a sostegno della crisi siciliana. A questo riguardo apprendiamo che anche i sindaci della zona sud, tra cui il sindaco di Pachino, hanno deciso di "presidiare" Palazzo Chigi in attesa dell'esito dell'incontro. Grazie alla caparbietà del nostro presidente Sebastiano Fortunato, a Roma si parlerà non solo di accise sul carburante, di trasporti e di forconi, ma anche di misure concrete a sostegno dei nostri prodotti freschi, delle difficoltà economiche dei nostri operatori e del modo di rimuovere alcuni meccanismi perversi della grande distribuzione e della concorrenza sleale.

L'apporto di Fortunato ha mirato quindi a raddrizzare una protesta che, per i modi in cui è stata portata avanti, ha danneggiato - e danneggia tutt'oggi - la nostra economia locale in modo intollerabile. Una protesta a cui ci si è dovuti adeguare, con scontri continui con le frange più radicali del movimento. Il comparto agricolo pachinese non avrebbe accettato sin dall'inizio il blocco dei trasporti, e comunque ha sempre mantenuto una linea contraria ad ogni forma di protesta di tipo repressivo, che malgrado tutto inevitabilmente è esplosa con la rabbia di una "forza d'urto" fatta di gente esasperata.

Cogliamo l'occasione per esprimere a Sebastiano Fortunato, che si è speso con grande generosità rimettendoci personalmente in risorse, danaro e credibilità personale per governare questa protesta, la nostra solidarietà di fronte alle accuse di incoerenza rivolte nelle ultime ore da qualcuno che non rinuncia - anche in circostanze così gravi - a fare propaganda politica. Le emergenze vanno affrontate con l'urgenza che esse richiedono, e va riconosciuto che non c'è stato tempo per fare sempre scelte condivise in modo ottimale. Per rimediare a tutto questo nei prossimi giorni verrà organizzato un incontro pubblico, utile a dare alla comunità pachinese tutti i chiarimenti di quanto accaduto nei giorni scorsi, ma soprattutto di quanto ancora ci dovremo aspettare nelle prossime settimane.

Firmato: Salvatore Chiaramida
Pubblicata da: Corrado Modica il 24-01-2012 20:44 in Comunicati

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