Ritorna on line rinascitadipachino.it

Ritorna on line rinascitadipachino.it E' di nuovo on line con una nuova veste grafica ed una nuova struttura il sito del Movimento per la Rinascita di Pachino.

Non solo in vista delle Elezioni Comunali, bensì -e nelle prossime settimane- come strumento di ricostruzione della storia del nostro Movimento.

Il sito è visitabile all'indirizzo:

http://www.rinascitadipachino.it

Cordialità,
Sebastiano Mallia
Pubblicata da: Sebastiano Mallia il 16-05-2009 15:52 in Segnalazioni

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Quello che, con una puntina leggera leggera di fiele, dice qui sopra Rosario Sultana mi consente di precisare i limiti attuali del sito, dovuti esclusivamente a mia sbadataggine e non ad altro.

In effetti, nel sito del 2006, ospitato dall'hosting Register, la dichiarazione d'intenti ed un breve profilo storico -con le singole cariche rivestite dalle persone che hanno fatto e fanno ancora parte del Movimento- comparivano regolarmente.

Disgraziatamente, il dominio -da me curato con il blog di Rinascita- non è stato da me rinnovato e, pertanto, come spesso accade, con il dominio sono andate perdute le pagine da me faticosamente elaborate all'epoca.

Stessa sorte, purtroppo, hanno avuto le pagine salvate sul mio PC, formattato più volte dal 2006 ad oggi.

Nè, peraltro, sono valsi a molto i miei tentativi di recupero -mediante appositi servizi presenti in rete come Warrick- del detto materiale: in effetti, cambiando hosting, anche per poter utilizzare nel nuovo sito Wordpress, tutto il mio lavoro è andato disperso.

Nè potevo pensare di scannerare di nuovo tutto. O, meglio, lo farò adesso -ed a scanso di equivoci che, vedo, emergono facilmente- nonostante il tempo -poco- che mi trovo a disposizione.

Nessuna "censura", dunque, di quella dichiarazione che -come me nel 2001- Rosario sottoscrisse nel 1993, ma solo l'intendimento di parlare della storia di Rinascita quando essa, molto presto, diventerà tale.

Tanto dovevo a precisazione.
Cordialità,
s.m.
Caro Rosario,
nessuna arringa, non siamo in tribunale, nonostante certi toni.

Mi chiedo, tuttavia, cosa ti autorizza ad ergerti ad interprete unico dei "principi fondanti e la memoria degli uomini e delle donne che l'hanno pensato e si sono spesi, credendoci, in quel momento storico".

Perchè, in questo momento storico, il buon nome di Rinascita (la "memoria" è cosa grossa ed io ho fatto la promessa di non evocarla, almeno per ora, specie per chi non c'è più) lo difendo io -senza arretrare, se ne può essere certi, nemmeno di un millimetro e davanti a nulla- e non mi pare che nulla sia cambiato da quando tu e qualcun altro mi avete portato dentro Rinascita.

Quanto al "Polo della Libertà", si chiamava così quando tu facevi l'assessore in una giunta in cui eravamo alleati con... il "Polo della Libertà".

Se pensate, o volete far credere, che Rinascita sia morta dopo che qualcuno se ne è andato, vi sbagliate di grosso: Rinascita non è solo chi ci è stato, per quanto grande e importante egli sia stato.

Anche se io decidessi, domani, di andarmene, Rinascita resterebbe ancora e resterebbe in Sebastiano Ritrovato, in Maurizio Firrincieli, in Salvo Guerrera, i nuovi, come nei vecchi, con quelli che hanno avuto il privilegio (che io non ho avuto) di certe nottate.

Ma Rinascita -con un coacervo di ricordi, di condivisioni, di amicizie profonde e, perchè no, di scontri leali- resta una forma della partecipazione politica, uno strumento, non un feticcio: sono i tempi ad essere cambiati, caro Rosario, non gli uomini, per quanto diversamente tu la pensi da loro.

Ed ecco che, nell'ottica di quel bene comune che -con i nostri limiti- perseguiamo e di cui, in politica, nessuno ha mai avuto il copyright, dopo l'ultima battaglia, essa forse si scioglierà: perchè Rinascita non sarebbe stato nulla se non fosse oggi disposta a farsi da parte per amore della nostra Pachino.

Con rinnovata amicizia,
Sebastiano.

P.S. Non credo che una polemica, per quanto feroce o tosta, possa intaccare un'amicizia. Ci vuol ben altro!
io spero che la sequenza di commenti che, credo, seguiranno quelli già scritti, non diventino motivo di scontri personali.
Purtroppo, a Pachino, come nel resto d'Italia d'altra parte, si confonde, con sospetta facilità, il tono polemico della contrapposizione politica con il clima di "sciarra" personale, condito in vario modo.
Dico questo perché mi preme ribadire che le mie considerazioni vengono svolte, solamente, analizzando i fatti politici che si sono susseguiti e che si verificano giorno dopo giorno, anche adesso.
Lascio alla correttezza di Sebastiano la riproposizione, sicuramente in questa sede, cioè in questo sito, del cosiddetto manifesto d'intenti che fu messo a fondamento di Rinascita, in maniera tale da poter, ognuno di noi, esaminarne i contenuti ed esprimere i nostri personali giudizi.
Voglio, però, dire una cosa soltanto. Che sicuramente verrà smontata, o tenterà di smontarla, dal buon Mallia.
E cioè, che la realtà della politica pachinese oggi, è che Rinascita e la coalizione in cui si trova, rappresenta il "vecchio" della politica a Pachino.
Non vi è nessun motivo per ritenere una innovazione la somma di partiti e movimenti che si trovano allo stesso tavolo, con il coltello in mano (non soltanto per tagliarsi la propria fetta di torta, ma anche per iniziare lo scanno del vicino).
Non vi è dubbio che da quella parte ci sono uomini e gruppi che sono una parte importante della storia politica comunale, e, credetemi, non è una bella storia.
Non vi è dubbio che tra essi spicca la figura, a mio modo di vedere, negativa, del movimento Rinascita.
Non vi è dubbio che la stessa figura del candidato sindaco è secondaria alla lista di cui parliamo.
Ecco perché, vorrei dire, che oggi la battaglia politica deve essere declinata in tal senso:
se i pachinesi vogliono mantenere il comune in una posizione di eterno immobilismo (per inerzia, per incapacità, per indifferenza, per interessi colpevoli), allora essi devono votare il vecchio, devono votare la coalizione di Blandizzi, di Rinascita, e di tanti altri, ivi compresi quelli che scappavano dalle finestre e quelli che entravano e uscivano dalla loro lista, dai rosolinesi che condannavano quando erano contro di loro e che adesso vanno cercando, dei candidati sindaco che tre anni fa denigravano e che oggi scelgono come loro rappresentante.
Sarà bello rivedere qualche comizio, di tre anni fa, dove dal palco di campisi qualcuno (?!?!?) lanciava accuse contro Bonaiuto.
Come sarà bello ristampare il manifesto che, più o meno, recitava: "Rinascita governa Pachino da 10 anni e vedete che fine ha fatto la città". Forse se guardiamo bene sotto la crosta dei "tabelloni" della pubblicità elettorale ne troviamo qualcuno, e sarà paradossale e anche surreale vederli ricoprire da manifesti uguali e contrari.

In una prossima occasione, magari, dedicheremo qualche minuto in più alle facezie relative al conteggio dei mesi e degli anni. Come se il fatto di avere determinato Campisi e poi abbandonato dopo dieci mesi possa metterli al riparo dalla colpa di non avere saputo fare una vera amministrazione, tanto quanto la precedente e quelle prima ancora.

Concludo, dunque, questa mia prima considerazione lanciando una piccola sfida:
noi, della coalizione che appoggia Rotta sindaco, noi che abbiamo un progetto per Pachino, noi che abbiamo un programma e un'idea per Pachino, ebbene, noi, ci siamo già presentati alla città, siamo tutti in un manifesto dove si possono vedere le facce di ognuno di noi.

Voi, e mi rivolgo, ovviamente, a Rinascita e company, quando ci farete vedere le vostre facce ?

cordialmente, Turi Borgh
Salve a tutti, continuo a leggere commenti sulla coalizione di Bonaiuto, forse, caro Turi, perchè l'erba del vicino è sempre più verde?

Se volessimo però fare un'analisi, come dici tu, quasi storica delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni a Pachino, credo che siano presenti esponenti di entrambi gli schieramenti con le infamie e le lodi che, ognuno liberamente, tesse degli altri. Non sto qui a dire cosa hanno fatto o non fatto, ma domando a te se l'elenco delle persone citate a seguire sono soggetti nuovi della politica:

Emanuele Rotta (vicesindaco amm.ne Barone)
Turi Magro (segretatio provinciale della allora DC)(in più sottoscrittore della lettera letta in Consiglio Comunale prima della sfiducia a Campisi)
Nino Iacono
Salvatore Borgh
Roberto Bruno
Barbara Fronterrè
Ernesto Aprile
Santina Baglivo (tralaltro recuperata proprio da Rinascita)
Giuseppe Giliberto
Corrado Nastasi
Roberto Valerini

sono giusto i 4 nomi che mi vengono in mente al volo... e chiedo venia agli altri dell'isola dei famosi che ho dimenticato...

Non sto qui a criticare o appellare chicchessia per quello che sono stati, non ne ho l'autorevolezza di certo, ma non sembrano proprio volti nuovi, con onori e oneri a carico.

Per ciò che riguarda il passato, poi, sarebbe necessario un blog intero per ricordare tutte le battaglie di tutti quelli di sinistra contro la destra e viceversa..

In ogni caso, tra passato e futuro, i Pachinesi sapranno scegliere a chi affidare il compito di rivangare i trascorsi(vedo che te lo sei autoaffidato) e chi, come Paolo Bonaiuto, vuole essere garante della costruzione di un futuro per la nostra Città, con un programma chiaro, una unica idea, quella dell'unica vera coalizione di centrodestra, che si presenta quotidianamente alla città, nelle case, nelle aziende, nelle realtà sociali, senza bisogno di un manifesto. Noi siamo tra la gente, tra le persone, senza porci a 3 metri d'altezza in un manifesto incapace di ascoltare e di parlare. Non siamo un cartello elettorale che ben presto paleserà le profonde divisioni di cui abbiamo ampiamente parlato, non siamo quelli che rinnegano il simbolo che loro stessi rappresentano nelle sedi istituzionali più alte, non siamo quelli che facevano le riunioni festeggiando l'arrivo di Rinascita nel Popolo delle Libertà, rinnegandolo poi di li a breve.

Tutto questo, passato e futuro, è cosa nota tra la gente che si augura di vedere una amministrazione forte che possa veramente traghettare pachino verso una nuova fase politica. La gente ha fiducia in Paolo Bonoaiuto, nel Popolo delle Libertà, nell'MPA, in tutte le liste che sostengono Paolo Bonaiuto e nella gente che vuole veramente spendersi per Pachino.


Certo Turi,
fra quelli che "abbandonarono Campisi" non c'eri anche tu, salito -assieme al tuo partito in circostanze che mi sono ben note- su un carro che non avevi portato a tagliare il traguardo, ma che aveva tirato fino a quel traguardo Rinascita? Ti sei fatto, poi, qualche problema a sederti, in Giunta prima e nel PD poi, accanto a Blandizzi ed a Rinascita? Questo non un secolo, ma due anni fa appena?

E, a proposito di "compagni di viaggio", che dire di quelli che sono stati con Campisi dopo il ribaltone che vi aveva defenestrato e che sono rimasti con lui fino alla penultima ora (per il tempo di acquisire il seggio alla Provincia)? Sono forse con noi o con il Progetto Pachino?

Sei poi così certo che il nuovo di cui vi riempite la bocca (una riedizione riveduta e corretta in salsa gauchiste della Giunta e della Maggioranza del Sindaco Barone) sia poi così appetibile e così gravido di speranze, visti i precedenti?

Di quale "immobilismo" parli, poi: di quello che ha fatto girare come un trottola oltre 50 assessori pur di mantenere alcuni dei tuoi attuali compagni di viaggio al potere o di quello che, oggi anch'esso con voi, alla faccia della stasi, ha ribaltato l'esito delle elezioni del 2006, prendendosi -con la complicità di Campisi- un potere che i cittadini non gli avevano dato?

Curioso davvero -poi- parlare di "immobilismo" per chi, come voi, propugna la "stabilità": un valore che è mancato proprio nei momenti in cui Rinascita è rimasta fuori dall'amministrazione.

Quanto al conteggio degli anni, caro Turi, non penso siano facezie: lo dimostra il fatto che, bellamente, buona parte della stampa -quella organica al vostro schieramento- abbia deliberatamente ignorato la nostra replica, nel merito, a Fabio Granata su "Rinascita che ha sfiduciato quattro sindaci" (questa si, una facezia bella e buona, anzi una bugia che non vi siete neanche presi la pena di correggere): la verità è difficile da digerire.

Quanto alle facce, stasera provvediamo con i manifesti, non temere: noi -contrariamente ad altri- non ci vergognamo di quelli che siamo stati e che siamo nè del vessillo che, con orgoglio, presenteremo ai Pachinesi forse per l'ultima volta.

Cordialità
s.m.
Facciamo contento, comunque, anche Turi Borgh, riportando qui la Dichiarazione d'intenti di Rinascita.

RINASCITA DI PACHINO

DICHIARAZIONE DI INTENTI NORME DI PRINCIPIO
REGOLAMENTI VARI

PREAMBOLO

La crisi economica e sociale, il degrado ambientale, l’incapacità dei partiti di dialogare ed individuare le necessità generali del paese, l’impoverimento della qualità della vita civile, l’emarginazione delle categorie più deboli hanno convinto i sottoscritti a raccogliersi attorno al Movimento per la “Rinascita di PACHINO”

DICHIARAZIONE DI INTENTI

Art. 1 Il 17 Marzo 1993 si costituisce il Movimento per la “RINASCITA DI PACHINO”.
Il Movimento nasce dall’esigenza di aggregare tutti coloro che hanno la forza morale e l’onestà intellettuale di lavorare insieme per la realizzazione di obiettivi ben definiti, mirati al fine di un reale cambiamento della comunità Pachinese.

Art. 2 Il movimento si prefigge:
a) Individuare e studiare i problemi economici, sociali e culturali che interessano la collettività Pachinese e ricercarne le opportune soluzioni;
b) Essere un punto di incontro di tutti coloro che si vogliono impegnare attivamente a favore della nostra città;
c) Contribuire con idonee iniziative al formarsi di una cultura politica incentrata sui principi della trasparenza, della moralità e del disinteresse personale in tutti gli ambiti comunque riferibili alla gestione della cosa pubblica;
d) Sollecitare la partecipazione attiva e vigile della cittadinanza ai processi decisionali ed operativi, intervenendo sugli organi della Pubblica Amministrazione;
e) Operare, insieme ad altre forze locali e non anche in vista di consultazioni elettorali sulla base degli obiettivi e delle norme di principio del Movimento.

Art. 3 - Lo Status di aderente non è sottoposto a formalità di sorta che non siano:
a) Accettazione dei principi e delle finalità di cui sopra;
b) Partecipazione attiva ed impegnata alla vita ed alle iniziative del Movimento;
c) Comportamenti conformi al decoro ed agli obiettivi del Movimento stesso.

NORME DI PRINCIPIO

PREMESSA
Queste norme vincolano gli aderenti che si richiamano allo spirito del Movimento e che intendono operare per un CAMBIAMENTO CULTURALE, SOCIALE. POLITICO ED ETICO NELLA NOSTRA CITTA’.
A Gli obiettivi che animano gli aderenti sono:
Rispetto della verità, della libertà e della persona umana;
Rispetto della vita e dell’ambiente;
Senso della giustizia, della solidarietà sociale e del servizio;
Particolare attenzione alle fasce più deboli e bisognose, ai problemi dell’educazione e della famiglia nonché dei giovani;
Onestà e trasparenza morale dei comportamenti personali e delle procedure.

B Gli aderenti, pur nel rispetto delle varie ideologie e del pluralismo socio¬culturale esistente all’interno del Movimento, si impegnano a percorrere la stessa strada e ad unirsi per dei progetti concreti ad ogni persona di buona volontà e di comprovata onestà.
Altresì, si terrà sempre aperto il dialogo con tutte le forze emergenti locali e non, aventi scopi simili a quelli del Movimento per una fattiva collaborazione.
Scopo del Movimento infatti non è quello di far prevalere un gruppo ideologico rispetto ad un altro, ma quello di lavorare per il benessere economico, sociale, culturale, ambientale e politico amministrativo della nostra città.

C - Il Movimento è un luogo di incontro e di confronto democratico.
Ognuno sarà tenuto ad osservare i principi base e gli obiettivi contenuti nel presente documento, ma sarà lasciato libero nella scelta di questioni e di progetti specifici.
Le tematiche dovranno essere discusse e coscientemente vagliate e criticate, ma se non si riuscirà a raggiungere un accordo unanime l’opinione individuale e/o minoritaria andrà rispettata al massimo e tutte le posizioni dovranno essere proposte, perché ognuna sarà frutto di maturata riflessione e di buona fede.
Anche in fase di votazione, quindi, ognuno sarà sempre invitato a votare secondo coscienza e non secondo accordi di vertice.

REGOLE ORGANIZZATIVE

A) Il Movimento si basa essenzialmente sull’autofinanziamento degli aderenti.
Eventuali altre entrate dovranno essere decise di volta in volta dall’Assemblea, che stabilirà modalità e limiti.

B) Il Movimento è aperto a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, di ceto sociale e/o culturale, di credo religioso.

C) ADERENTI.
II Movimento per la “RINASCITA DI PACHINO” prevede due figure partecipative:
gli ADERENTI SEMPLICI;
gli ADERENTI SOSTENITORI.
La richiesta di nuova adesione va presentata al gruppo di coordinamento, accompagnata dalla firma di un aderente in qualità di garante.
Il gruppo di coordinamento ha facoltà di accettarla in via provvisoria, ma si diventa aderente a tutti gli effetti solo dopo la ratifica dell’Assemblea e previa pagamento di una quota.
E’ ammesso definitivamente chi ottiene un consenso di almeno i 2/3 degli aderenti presenti alla relativa Assemblea.
La votazione avverrà a scrutinio segreto.
Oltre ad accettare e far proprie le dichiarazioni di intenti e le norme di principio, ciascun aderente si impegna a partecipare alla vita operativa de! Movimento concretamente e secondo le proprie reali possibilità.
Pur nel rispetto del pluralismo anche ideologico, ogni aderente é tenuto a sostenere con lealtà il Movimento, senza doppi giochi politici. Mentre gli aderenti semplici sono tenuti a pagare una quota minima stabilita dall’Assemblea ordinaria, gli aderenti sostenitori pur avendo stessi diritti e doveri dei primi versano responsabilmente una quota maggiorata (stabiliti anch’essa dall’Assemblea ordinaria, su proposta del gruppo di coordinamento;, calcolata in base alle reali esigenze del Movimento e alle risorse economiche a disposizione.

D) L’esercizio dei diritti e doveri, che discendono dallo status di aderente e di componente dell’Assemblea, viene ogni anno automaticamente rinnovate attraverso il versamento della quota contributiva (se fatta in unica soluzione) o col versamento della prima rata, accompagnata da dichiarazione di impegno a compilare il versamento entro ottobre.
E) La qualità di aderente si perde:
a) per dimissione (da presentare per iscritto al gruppo di coordinamento)
b) per decadenza (qualora l’aderente non paghi la quota per l’anno successivo, secondo le modalità espresse nella lettera “D”)
c) per espulsione (deliberata dall’Assemblea su proposta del gruppo di coordinamento o di un quarto degli aderenti, qualora la persona si dimostri nei fatti contraria allo spirito e agli scopi del Movimento).

F) ASSEMBLEA.
Si riunisce in seduta ordinaria e straordinaria.
L’assemblea ordinaria (all’inizio dell’anno sociale) nonché quelle straordinarie sono valide in prima convocazione quando è presente la maggioranza assoluta degli aderenti. In seconda convocazione, se è presente almeno il 20% degli aderenti.
Presiede l’Assemblea il coordinatore e in sua assenza e su sua delega il vice coordinatore.
La convocazione va fatta per iscritto almeno una settimana prima della data stabilita e deve contenere l’ordine del giorno.
Le assemblee straordinarie vengono convocate quando lo ritiene necessario il gruppo di coordinamento e ne faccia richiesta un quinto degli aderenti.
L’Assemblea ordinaria elegge il coordinatore e gli altri componenti del gruppo di coordinamento con due votazioni separate, approva il bilancio finanziario dell’anno precedente e traccia le linee programmatiche e politiche del nuovo anno.
Elegge i revisori dei conti e fissa le quote sociali annue.
Le deliberazioni sono valide se vengono accolte dalla maggioranza assoluta dei presenti, salvo diversa indicazione.
La votazione per il rinnovo delle cariche sociali, per l’ammissione o l’espulsione degli aderenti vanno fatte a scrutinio segreto.
Non è ammessa la delega.

G) GRUPPO DI COORDINAMENTO
E’ l’organo esecutivo ed organizzativo delle delibere assembleari Non ha potere decisionale autonomo, se non nelle procedure tecniche, salvo indicazioni specifiche dell’Assemblea.
E’ anche organo propositivo: propone iniziative, la quota annua e tutto ciò che ritiene sia utile ai fini dell’attuazione degli scopi del Movimento. Ogni proposta sarà ratificata dall’Assemblea.
Nomina i responsabili del centro operativo di sua competenza, accetta in via provvisoria i nuovi iscritti al Movimento e ne presenta le domande all’Assemblea per la ratifica.
Presenta inoltre il bilancio finanziario dell’anno precedente ed il bilancio preventivo dell’anno in corso.
E’ formato da un minimo di cinque ad un massimo di nove aderenti (numero deciso annualmente dall’Assemblea ordinaria), i quali dovranno avere un’età non inferiore ai diciotto anni. Ne fanno parte di diritto coloro che candidati di RINASCITA ricoprono cariche elettive.
Le decisioni vanno prese a maggioranza assoluta dei presenti.
II gruppo di coordinamento, per snellire il lavoro, può dividersi in “unità settoriali di lavoro”, ma le conclusioni finali dei gruppi devono essere esaminate insieme a tutti.
E’ organo collegiale, per cui il coordinatore non può prendere decisioni autonome, senza il consenso degli altri componenti, salvo casi urgenti, da far ratificare alla successiva riunione di gruppo.
Coloro che ricoprono cariche elettive faranno parte del gruppo di coordinamento per tutto il periodo del loro mandato.
II gruppo di coordinamento è eletto a scrutinio segreto dall’Assemblea ordinaria.
Nomina al suo interno i compiti di vice coordinatore, segretario e cassiere.
II vice coordinatore assumerà la carica in assenza e per impedimento del coordinatore o dietro sua delega.

H) COMPITI CARICHE SOCIALI
Il coordinatore rappresenta legalmente l’Associazione di fronte ai terzi e in giudizio, effettua le convocazioni delle Assemblee e presiede le riunioni delle Assemblee e del Gruppo di Coordinamento.
Il segretario ha il compito di compilare i verbali del gruppo di Coordinamento che dell’Assemblea e di tenere aggiornato l’archivio del Movimento
Il cassiere è responsabile dell’attività finanziaria.

I) COLLEGIO REVISORI DEI CONTI
All’inizio dell’anno sociale, !’Assemblea elegge a scrutinio segreto tre revisori dei conti, perché esercitino la vigilanza contabile.
I revisori dei conti dovranno controfirmare insieme al cassiere- la relazione finanziaria consuntiva dell’anno precedente. II più anziano avrà la funzione di presidente.

L) li Movimento per la “Rinascita di Pachino”, nella sua stessa sede o in altri locali decisi dall’Assemblea, istituisce un Centro Operativo, sotto la vigilanza del Gruppo di Coordinamento e del Comitato dei Responsabili del Centro stesso. II Centro Operativo intende essere un punto di incontro, di riferimento e un servizio polivalente per la città. Si potrà avvalere di collaboratore esterni e la sua organizzazione deve attenersi al regolamento specifico, più avanti allegato.

M) Gli aderenti a Rinascita di Pachino con le cariche elettive pubbliche sono tenuti a rispettare le norme successivamente indicate.

N) In caso di scioglimento del Movimento, gli aderenti rimasti provvederanno a devolvere i beni costituenti il patrimonio residuo in favore di movimenti, comitati ed associazioni aventi gli stessi scopi.

NORME PER I CANDIDATI E GLI ELETTI DI “RINASCITA Dl PACHINO”

I - In caso di elezione, i candidati che si richiamano allo spirito dei Movimento e sono iscritti in una sua lista dovranno assumersi un triplice impegno:

a) Impegno Morale, cioè esercitare il potere senza alcun interesse personale né economico né di carrierismo politico.
b) Impegno ideale programmatico, cioè perseguire tipicamente democratici: promozione giustizia sociale, priorità nei confronti dei cittadini più indifesi (anziani, portatori d’handicap, disoccupati, bambini, giovani, ecc.) difesa dei valori democratici.
c) Impegno di metodo democratico, cioè mantenere il dialogo anche dopo le elezioni, durante l’esercizio del mandato, mediante incontri periodici con le varie realtà locali e attivare al meglio gli organi consultivi di partecipazione¬ popolare.

II - Pur nel rispetto del pluralismo esistente, ogni candidato è tenuto a collaborare e a sostenere con lealtà il Movimento non solo prima e durante le campagne elettorali, ma anche dopo.

III - In questa fase di passaggio dal vecchio al nuovo, il Movimento sceglierà, quali candidati, persone che possibilmente non hanno già ricoperto cariche pubbliche elettive, come segno della volontà di un vero cambiamento.

IV - In fase di campagna elettorale di liste con più candidati, dovranno essere osservate delle procedure che garantiscano la Pari Opportunità fra tutti. All’inizio della campagna, il gruppo dovrà stabilire un programma propagandistico e una somma da spendere, da rendere pubblica, che non potrà essere superata, per evitare inutile sperpero di denaro. Perché ognuno sia responsabilizzato, gli stessi candidati saranno chiamati a contribuire alle spese sostenute, secondo modalità stabilite in sede assembleare.

MODIFICA DEL PRESENTE DOCUMENTO
II presente documento potrà essere modificato in una qualunque sua parte seguendo la procedura qui di seguito indicata:
a) Le proposte di modifica vanno presentate per iscritto e commentate adeguatamente al gruppo di coordinamento almeno tre mesi prima della celebrazione dell’Assemblea ordinaria.
b) Possono essere discusse e approvate solo all’interno dell’Assemblea ordinaria e le proposte vanno allegate all’O.d.G. incluso nella relativa convocazione.
c) Ogni singola variazione va votata a scrutinio segreto e deve avere un quorum di almeno la metà più una degli aderenti, includendo nel computo anche gli assenti.
Daccordissimo con quanto hai detto Salvatore Borgh riguardo alla dialettica politica che mai dovrebbe intaccare i rapporti interpersonali per scendere in litigi. Il mio amico Emanule Rotta ha delle legittime aspirazioni in quanto da più di 10 anni amministra Pachino come comprimario ed adesso vorrebbe diventare Sindaco. Il fatto che tanti dello stesso suo partito come me non condividono il suo salto del fosso, non deve per nulla compromettere i rapporti personali. Ognuno, grazie a Dio, è libero di pensare diversamente da chicchessia.
Detto questo, vengo alla discussione principale di questo commento. La lista civica Rinascita.
Conosco la maggiorparte di questi Signori dai tempi del Sindaco Barone. Posso dire che a prescindere da quello che i nemici politici dicono di loro io ho trovato sempre in queste persone: educazione, spirito di collaborazione ai fini del bene collettivo Moralità e capacità amministrative. Il fatto di essere daccordo su qualche nome che nel passato hanno insieme ad altri fatto diventare Sindaco non vuol significare che hanno sbagliato da soli. Se dopo essere stati eletti tali Sindaci, (vedi Campisi) hanno tirato fuori la loro vera faccia da despota, Rinascita ne è colpevole come altri che lo hanno votato. Se il Sindaco Barone, ad un certo punto della sua storia sindacale, non si vuole dimettere e tira fuori dal cilindro 52 assessori (Rotta in quel caso fu nominato 2 volte) Rinascita è colpevole come altri che lo hanno votato. E guardate che quando di altri dico molti altri. Però la colpa conviene farla ricadere sempre e solo su Rinascita. Fra l'altro ho letto con i miei occhi che i dirigenti di Rinascita nel recente passato hanno fatto "mea culpa" dei loro errori di scelte, cosa che non hanno fatto altri (tipo l'UDC che dopo che 5 assessori dell'amministrazione Campisi si dimisero, fra cui anche tu Salvatore, loro fecero una moralissima azione politica nell'accaparrarsi tutta la giunta insieme ai consiglieri vicino a Capisi, comprensivo di poltrone tavoli e "trispiti")Bravi!!!
Cordiali saluti - Pasquale Aliffi
Mah, caro Enzo, nelle vesti di portavoce della coalizione di Bonaiuto dovresti, forse, un attimo rileggere ciò che scrivi. Capisco la tua foga di parte e, ovviamente, la comprendo. Tuttavia, volevo farti notare come nel mio commento non ho volutamente indicato i nomi e i cognomi dei soggetti politici che hanno portato allo sfascio questo paese e che sono, in maggioranza dalla tua parte.
Lo facevo, e continuo a farlo, per non personalizzare il confronto, ma tu sei libero di usare argomenti simili se non ne possiedi altri.

Non è un problema di erba verde, non mi interessa una coalizione come quella.

All'interno vi militano persone, anche stimabili, che però, nel complesso, rappresentano solamente un gruppo di potere che vuole solamente vincere, ma che non saprebbe governare.
Come fecero, sempre gli stessi soggetti, con Barone, con Latino, con Campisi e, in parte, con Mauro.
Il fatto che Emanuele abbia ricoperto per circa tre anni il ruolo di vicesindaco, anche se non lo esonera dalle responsabilità, non è paragonabile a chi gestiva e gestisce, dietro e davanti le quinte, quelle coalizioni.
E siccome non è necessario fare i nomi ti dico soltanto che sono quelli che stanno guidando adesso la tua sommatoria di voti, tanto li conosciamo tutti, e li conosce tutto il paese; basta chiedere.

Come non sono esonerato io, dalle mie personali responsabilità, per non essere riuscito in ben tre mesi e mezzo, a cambiare il volto della città !!!!!!

Mettere poi in mezzo anche Barbara sarebbe esilarante, se non fosse offensivo per il maldestro tentativo di fare di tutta un erba un fascio. Ma ognuno ha il proprio concetto di verità.

Quanto alle battaglie, di sinistra contro la destra, a Pachino, non me ne viene in mente una vinta dalla sinistra, e il paese ne è una palese dimostrazione.
Ma lasciamo stare la diatriba destra-sinistra, da qualcuno tirata in ballo tanto quanto fa la volpe con l'uva.

La realtà è che, tra passato e futuro, mio caro Enzo, la vostra coalizione rappresenta il vecchio della politica pachinese, e si vede nei volti che sono "tra la gente", tra le liste e tra i candidati.

Ed è meglio se non fate manifesti, potreste essere riconosciuti.

Se, e dico se, la gente avrà fiducia in Bonaiuto e nella sommatoria votante delle sue liste ce ne accorgeremo tra pochi giorni. Come penso che se la gente avesse avuto fiducia in lui, nel 2006, non avrebbe preso circa 500 voti in meno delle sue liste e al ballottaggio non avrebbe perso con la metà dei voti del suo avversario. Per cui, attenti a questo turno di ballottaggio e cominciate a contare quanti voti vi mancheranno rispetto alla sommatoria.

E se i pachinesi, invece, come mi auguro, vorranno cambiare, vorranno dare una vera svolta alla città di Pachino, sanno che nella coalizione di Rotta, ci sono donne e uomini liberi, senza interessi personali o particolari da tutelare, che vogliono solamente impegnarsi per il bene comune e per la ricostruzione dell'intero paese.

E ne siamo convinti.

Turi Borgh
Ti ringrazio Sebastiano per la cortese e puntuale disponibilità, noto che anche tu rispondi con una puntina leggera leggera di fiele e ti giustifico. Non è facile districarsi tra le vicende di Rinascita, che ad ogni campagna elettorale dovrebbe sciogliersi in un partito, una volta nell'asinello, poi no, poi nei socialisti, poi no, poi nel pdl, poi chissà.

Io non ho abbandonato Campisi per il semplice fatto che non ne sono stato un sostenitore, i DS, all'epoca, entrarono, per soli tre mesi e mezzo, in una amministrazione senza nessuno spostamento di pesi. Non fummo determinanti, non cambiammo forma alla sua amministrazione, non ci fu nessuna compravendita.
Quanto alle circostanze, mi piacerebbe che tu le ricordassi, io ricordo solamente posizioni politiche. Ma al riguardo attendo le tue illuminazioni.

La giunta e la maggioranza Barone costituivano il frutto del vostro lavoro, principalmente del vostro. e pertanto i precedenti, tutti negativi, sono per la maggior parte dal vostro lato, nella vostra sommatoria di voti che, con notevole coraggio, chiamate coalizione.
Ma anche qui la storia ci dirà, come ha già detto, come stanno le cose.

L'immobilismo, inoltre, è quello di amministrazioni che si bloccano nelle proprie funzioni, perchè devono risolvere le beghe personali interne, tra soggetti fondatori, tipo il vicesindaco che accusa il presidente del consiglio di denunce e viceversa, di sindaci che nominano esperti che non sono digeriti dagli alleati e similia. Su questo avete molto da spiegare.

La stampa, infine, non è mai dalla nostra parte, e ti sfido a dimostrarlo. Granata, ha detto una verità e non perchè al voto Rinascita ha alzato la mano in un senso o in un altro, ma perchè, fondamentalmente, è stata essa a generare le condizioni affinché ciò avvenisse. Quindi è responsabile tanto quanto.

Il manifesto d'intenti è bello. Sembra scritto da Città Etica (sia chiaro che lo dico per rimarcarne i lati positivi, non me ne voglia Città Etica) e contiene molti punti interessanti.
Uno di essi, che mi ha colpito alla prima lettura è la considerazione che, “…..III - In questa fase di passaggio dal vecchio al nuovo, il Movimento sceglierà, quali candidati, persone che possibilmente non hanno già ricoperto cariche pubbliche elettive, come segno della volontà di un vero cambiamento….”

Mi chiedo se questa fase di passaggio, dal vecchio al nuovo, si sia già conclusa oppure se non ritengono di dovere dare più altri segni di rinnovamento. Poi mi spiegherà Enzo.

Finisco con un aneddoto di cui sono stato testimone, eravamo nel 2000, amministrazione Adamo in carica, e c’erano problemi con la stampa.
Fu convocato un vertice delle forze politiche della coalizione e partecipai anch’io. Il mio ruolo era molto marginale, avevo appena concluso il trasloco da Verona e non conoscevo tanti fatti della politica locale dell’epoca.
Mi colpì comunque il modo con cui Mauro aprì quella riunione, si era seduti ad un tavolo molto lungo e senza dire una parola, alla richiesta del perché ci trovassimo lì, ci aprì un quotidiano, La Sicilia per la precisione, e ci fece vedere il titolone a caratteri cubitali che riempiva ben due pagine del quotidiano, che come si sa è più grande degli altri.
Il titolone era “IL CASO PACHINO”, condito da articoli, alcuni firmati, altri no, che riferivano delle denunce, tutte anonime, ma sappiamo benissimo chi le redasse e le inviò, contro il sindaco, con allegate supposte indagini della procura (amarcord). Non dimenticherò l’amarezza che dipingeva il volto di Mauro, era troppo evidente, ma sapevo pure chi riteneva responsabile di ciò.

A volte si devono pagare prezzi alti, troppo alti, sull’altare delle vanità politiche e personali, e mi chiedo se ne valga la pena.

Cordialmente, Turi Borgh
Sono consapevole che qualcuno ribatterà duramente alle poche cose che vorrei evidenziare e lo accetto fin da subito, ben comprendendo che, in campagna elettorale, è difficile mantenere la calma ed il raziocinio.
Spero tuttavia di essere abbastanza pacato da non irritare oltre misura gli animi e, comunque, mi limiterò solo a questo commento.
Leggendo la Dichiarazione di Intenti che costituisce il documento di nascita di Rinascita di Pachino mi sono imbattuto in molte (e belle) dichiarazioni di principio.
Ho voluto soffermarmi sulle seguenti:

“PREAMBOLO

La crisi economica e sociale, il degrado ambientale, l’incapacità dei partiti di dialogare ed individuare le necessità generali del paese, l’impoverimento della qualità della vita civile, l’emarginazione delle categorie più deboli hanno convinto i sottoscritti a raccogliersi attorno al Movimento per la “Rinascita di PACHINO”

DICHIARAZIONE DI INTENTI

Art. 1 Il 17 Marzo 1993 si costituisce il Movimento per la “RINASCITA DI PACHINO”.
Il Movimento nasce dall’esigenza di aggregare tutti coloro che hanno la forza morale e l’onestà intellettuale di lavorare insieme per la realizzazione di obiettivi ben definiti, mirati al fine di un reale cambiamento della comunità Pachinese.

NORME PER I CANDIDATI E GLI ELETTI DI “RINASCITA Dl PACHINO”
III - In questa fase di passaggio dal vecchio al nuovo, il Movimento sceglierà, quali candidati, persone che possibilmente non hanno già ricoperto cariche pubbliche elettive, come segno della volontà di un vero cambiamento.”

Avrei potuto fermare l’attenzione anche su altre dichiarazioni ma queste poche mi bastano per dover concludere che, dopo sedici anni, il movimento non è riuscito nel suo intento.
Il “reale cambiamento della comunità Pachinese”, se c’è stato, è stato solo in peggio.
Mi spiego meglio: nessuno (di nessuna formazione e di nessun colore politico) può negare che nel 2009 Pachino, dal punto di vista amministrativo, dei servizi pubblici, della viabilità, delle opere infrastrutturali, ecc.. stia molto peggio di quanto non lo fosse nel 1993.
Sebastiano Mallia chiede legittimamente di non fare di Rinascita un capro espiatorio, imputandole tutti i mali amministrativi della città ed ha pienamente ragione.
Infatti non mi interessa “martirizzare” chicchessia.
Io mi limito a rilevare che:
- l’intento principale non è stato mai raggiunto;
- la norma sulla scelta dei candidati che “non hanno già ricoperto cariche pubbliche elettive” non mi pare in cima alle preoccupazioni del gruppo.
A queste stesse conclusioni, con un pizzico di umiltà, dovrebbero arrivarci anche gli aderenti di Rinascita.
Così come Rinascita dovrebbe ammettere di essere quanto meno sfortunata nella scelta dei Sindaci, e mi limito a citare i casi di Barone e Campisi, fortemente voluti ed imposti anche (si badi la cautela) da Rinascita.
Quest’ultima considerazione è l’argomento (per me) decisivo.
Perché mai i pachinesi dovrebbero fidarsi di una scelta fatta ancora una volta da una formazione che sembra vocata a sbagliare clamorosamente giudizio sulla qualità degli uomini?
Tanto più che Rinascita il suo giudizio su Bonaiuto l’ha dato alle elezioni del 2006.
Cordialmente.
Giancarlo Barone
Sig. Borgh Salvatore,

colga, anzitutto l'utilizzo del "lei" come una mia presa di distanze dalla sua persona.

Passi che lei, negando l'evidenza, si associ alla delirante affermazione secondo la quale "Rinascita avrebbe sfiduciato quattro Sindaci" (Mauro Adamo incluso, parrebbe di capire), affermando l'abberrante principio secondo il quale si diventa responsabili di un avvenimento solo per l'essere stati presenti ai fatti che lo hanno preceduto e non per averli voluti e procurati.

Passi che lei, difendendo la stampa che ha platealmente omesso la nostra risposta sul merito all'On. Granata sul tema della predetta "Rinascita avrebbe sfiduciato quattro Sindaci" (consentendogli, peraltro, di ricordarci oggi che in circa un ventennio di deputazione egli ha raggiunto diconsi due risultati stratosferici per Pachino, come l'acquisto della chiesetta di Marzamemi e la promozione del Cinema di Frontiera) rivolti la frittata affermando di avercela persino contro.

Passi altresì che lei ci ricordi come abbiamo "sbagliato sempre", dimenticandosi di dare un nome e un cognome ai nostri presunti "errori" o "co-erranti" (Rotta, Barone, Quartarone, Nicastro, dott. Sultana, Valerini, per rimanere all'amministrazione Barone; Cammisuli, Viola, Caccamo, Bruno, Aprile, per completare con le amministrazioni Adamo e Campisi), nonostante molti stiano lì a mostrarsi di fianco a lei nel manifesto cui allude.

Passi tutto quanto sopra, ma lasci stare "la memoria degli uomini e delle donne che l'hanno pensato e si sono spesi, credendoci, in quel momento storico" in quel fenomeno chiamato Rinascita.

Lasci stare sopratuttto Mauro Adamo che, a riprova di come vi sentiva "vicini", stava preparando -poco prima che fosse portato via da questa valle ancora oggi troppo piena di veleni- l'allargamento della sua maggioranza proprio a chi oggi è alleato con noi.

E ci chiarisca se questa in sua ultima affermazione c'è -come sembrerebbe di cogliere anche dalla sua convinzione di nostra responsabilità della "sfiducia" anche ad un "quarto sindaco"- la neanche troppo velata insinuazione che ci saremmo da ultimo alleati con chi mandò le lettere anonime per diffamare Mauro Adamo quando egli era Sindaco.

Tenendo presente che, se così fosse, per quanto mi riguarda, lei entrerebbe nel ristrettissimo club da me riservato ai quei signori che istigano altri soggetti a presentare "denunce orali" contro i miei amici e di quelli che, uscendo dai consigli comunali (non paghi di aver provocato già tanti dolori e dispiaceri), istigano altri a denunciare altri miei amici solo perchè essi hanno avuto il coraggio civile e politico di denunciare poco prima palesi -ed esistenti!- conflitti di interesse.

Il club di quelli, insomma, a cui ho tolto il saluto.

Saluti potenzialmente definitivi.
Mallia Sebastiano
Ma almeno Rinascita un simbolo c'è l'ha...dal 93 sempre quello
e anche un sito abbastanza serio...


Qui si campa d'aria. Puntualmente si torna sulle stesse argomentazioni ..Vuol dire che i fatti storici, bene o male, hanno una influenza nei comportamenti politici presenti e che puntualmente vengono usate come clave per il presente e che poi trasformate in mazze da baseball elaborate e amalgamate secondo il tuo pensiero: ti danno poi l'opportunità di prevedere,senza palla, un possibile futuro...
Anche i nomi sono importanti in politica..Via le maschere....Vanno elencate quelle persone che fanno parte di uno schieramento politico..che improvvisamente cambiano posizione...E che, improvvisamente, perorano tesi inconciliabili con l'etica e la morale che puntualmente viene sforacchiata da tutte le posizioni...Ciò s erve ad individuare a chi muta atteggiamento e posizione politica..Un altro dato di analisi è nei riferimenti e appoggi di politici regionali e provinciali...Qui se parli di etica e morale come minimo ti ridono dietro... se non direttamente in faccia...hahahahahah....Non c'è nulla di male...La politica è fatta dalle persone e le persone che si credono politici ,senza rendersi conto della loro "circensità pedante" palese, non ne vogliono sapere di dare conto e possibilmente rispondere...

Vedo che Per contrappasso ondulatorio si è finiti ad andare a tirare fuori dai cassetti della storia locale , con molto coraggio, la carta di intenti della formazione movimentistica poi diventata partito che nasceva e si sviluppava nel 1993. Rinascita di Pachino
Un fatto importante che rappresenta sicuramente una nota di merito per chi ha voluto pubblicare il documento che ringrazio molto...Vorrei ricordare,con una ombra di sottile e fine nostalgia, quel tempo quando la sua incubazione politica, come ho già accennato in questo sito, passa attraverso un coinvolgimento politico diretto...Quella particolare fase politica l'ho vissuta in pieno a fianco a fianco a Mauro Adamo...partecipando attivamente ad alcune riunioni insieme ad altri, preparatorie per quello che poi sarebbe diventata Rinascita di Pachino...
Voglio ricordare che con Mauro eravamo stati eletti consiglieri comunali, Lui con la DC e io con il PCI...alle elezioni del 1988
E abbiamo portato avanti insieme tutta la procedura per rendere pubblica la Torre Xibini a Pachino. L'acquisto del cinema Diana ed altre cose che rimandavano alla legge regionale n 80 in più tutta la approvazione del piano regolatore generale,il piano di recupero di Marzamemi, il Piano di Recupero di Pachino,i piano dei parcheggi..i Piani di recupero delle aree abusive...La discarica comunale, il depuratore comunale...La bestia era ed è sempre stato il serbatoio pensile nuovo...Insomma con Mauro anche se eravamo su fronti politici opposti ci accomunava l'interesse e il bene di Pachino. I beni culturali, la memoria della città, lo studio della economia locale..ecc ecc Mauro Adamo era una persona molto aperta aveva una visione della vita e dei rapporti umani di taratura superiore..La sua bellissima frase quando venne eletto a Sindaco che :"i pachinesi nel mondo erano i migliori ambasciatori di Pachino" questa frase ha confermato dopo anni la grandezza d'animo di Mauro.
Rinascita di Pachino è l'espressione più alta della figura di Mauro Adamo...e rinascita di pachino era quello che oggi vorrebbe essere progetto Pachino...
Rinascita di Pachino,egregio Giancarlo Barone, aveva colto tutti gli obiettivi politici che sui era prefissata...
Ma ciò non aveva impedito a Mauro Adamo da consigliere a diventare leader del movimento...
Forse è lo stesso detrattore che all'epoca era legato mani e piedi al consociativismo dei partiti.. a distanza di anni vuole prendesi questa sottile rivincita....???

E oggi con un inganno si vorrebbe fare credere che Rinascita di Pachino ha sbagliato sempre!!!!...

No.. questa è una cosa non vera che non deve passare...La espressione massima della vitalità di Rinascita di Pachino è l'elezione a Sindaco di Mauro Adamo...!!!!

I detrattori e coloro che hanno trasfigurato la storia di Pachino vorrebbero a questo punto dare insegnamenti....di natura diversa...
Come dice giustamente Sebastiano è cambiata l'epoca...ma se guardi bene sono cambiati, nel frattempo, anche gli uomini...
Dunque l'elaborazione teorica primaria di Rinascita è l'espressione di un no alla tracotanza dei partiti e al soffocante consociativismo che si respirava i quegli anni...pre tangentopoli...90-91-92

Se si detraggono le frasi nel tentativo di renderlo attuale: dalla somma delle cancellazioni si vede la quantità dello spostamento e cambiamento della mentalità politica umana, ma di converso anche la qualità della stessa in ambito politico pachinese..Un lavoro molto laborioso...
Voi non potete sapere quello che mi legava a Mauro e qualcuno ha tentato anche di offendere,denigrare,ridurre a nulla....questa verità..Ma pazienza...Rinascita partiva dalla esigenza di avere una nuova classe politica che la facesse finita con lo strapotere consociativo della Dc del psi e dello stesso pci. come scrive Sebastiano,nella risposta, e giustamente non può essere attuale...
Dunque io credo che nonostante i successi anche dopo la dipartita improvvisa prematura straziante inconcepibile ma vera di Mauro Adamo..Abbiamo come pachinesi subito una grande perdita con la sua scomparsa...Accusare Rinascita di non avere saputo compiere la scelta giusta nella indicazione del nome del sindaco è stato il limite massimo..e poi quello di non potere disporre e avere all'interno del movimento una personalità rappresentativa abbastanza autorevole per potere sostituire Mauro...
Questo è il il limite di Rinascita e non viceversa...
La scelta ultima di aderire alla casa della libertà è secondo me la definitiva trasformazione di rinascita che si integra politicamente nel movimento partito della casa di Berlusconi...a scala vasta ma che vuole mantenere una sua presenza a scala locale.
Questo trancia a mio avviso definitivamente la bilancia dalla parte che sottende alla finale del movimento...ma questo non è dato per scontato...anzi...
Lo stesso fatto che si mette on-line un sito per raccontarsi rivela una capacità superiore di organizzazione della propria informazione e questo sicuramente configura e dona e conferisce una certa serietà e peso alle cose che si fanno...e si dicono in politica...Faccio i miei migliori auguri per la validissima 'iniziativa di avere aperto un sito per raccontarsi e confrontarsi...

saluti speciali,Spiros
Che tristezza !!!!

Che tristezza, signor Sebastiano, leggere il suo ultimo commento.

Avevo già previsto che qualcuno potesse travisare il senso di ciò che si scrive, ma non pensavo fino a tanto.

Io non sono mai stato d'accordo con chi mette insieme, mescolandoli, fatti politici e fatti personali.
Ho sempre ritenuto, in virtù di un'educazione alla politica intesa come confronto scontro di idee e posizioni, che ciò che si sostiene e difende nell'agone politico debba essere notevolmente distinto dai rapporti personali.
Ma è chiaro che questa è una mia opinione che, ovviamente, non posso pretendere venga condivisa da tutti.
Ribadisco la mia delusione.

Quanto alle considerazioni esposte, esprimo le mie ulteriori precisazioni, anche se annoierò i lettori, ovviamente.

Per quanto mi riguarda, ed esprimo una mia valutazione, le condizioni nelle quali maturano le sfiducie non sono mai circostanze casuali.
Tutti gli attori, attivi e passivi, di un amministrazione che viene sfiduciata, ne sono responsabili, ne sono stati responsabili il PD con Campisi, ne è stata responsabile Rinascita, ne è stata responsabile l'UDC, AN e così via. Stesso discorso per Latino e Barone. Certamente non ritengo Adamo sfiduciato, e non ritengo le forze politiche responsabili di ciò che gli è successo. L'aneddoto che ho riportato, però, mi ha fatto ricordare chi faceva le lettere anonime, chi le ha fatte fino a poco tempo fa, e non era una sola persona.
Se si trovano nella coalizione sommatoria ? mah, vedete un pò !!! cercate tra candidati e sostenitori. io spero che non siano con me.
Mi pare che qualcuno fosse citato, o forse no, nelle intercettazioni telefoniche, non sarebbe una cattiva idea andarle a rileggere.

Penso sempre che il metodo utilizzato per formare "quella" coalizione assomigli, troppo, a quelli seguiti negli anni passati e di cui avete una grossa responsabilità, a mio modo di vedere, estremamente negativa.
E, per questo motivo, rappresentate un modo vecchio di fare politica, e certamente non potrete essere innovativi.

A scanso di equivoci, e visto che mi si vuole portare su un terreno che non è sicuramente il mio, ribadisco che le persone coinvolte sono tutte rette, oneste e padri di famiglia, soltanto stanno utilizzando procedure e metodi "vecchi", obsoleti, e nocivi per la città di Pachino.

Dichiaro di non avere capito l'ultimo paragrafo. Non capisco questa catena di signori che istigano altri che istigano altri ancora e di quelli che escono dai consigli comunali......... per me è incomprensibile.
Io se devo denunciare qualcosa lo faccio in prima persona, fino adesso non mi sono mai nascosto, spero di continuare ad essere sempre un uomo libero.
Pertanto rispedisco al mittente qualsiasi tipo di insinuazione.

Dette tutte queste cose, devo dichiarare un totale sbalordimento nel leggere cose di cui non ero a conoscenza.
Di cui non ricordo cronache giornalistiche e che gradirei che Ella, signor Sebastiano, chiarisca meglio.

in un paragrafo si legge:
"Lasci stare sopratuttto Mauro Adamo che, a riprova di come vi sentiva "vicini", stava preparando -poco prima che fosse portato via da questa valle ancora oggi troppo piena di veleni- l'allargamento della sua maggioranza proprio a chi oggi è alleato con noi."

L'ALLARGAMENTO DELLA MAGGIORANZA PROPRIO A CHI OGGI E' ALLEATO CON NOI ?

Nel 2001 ?

Quindi, a suo dire, il sindaco Adamo si stava preparando a modificare la maggioranza che lo aveva eletto ?
Spero di avere capito male.

Ma io non ricordo nessun cambio di maggioranza, con Mauro Adamo. Non mi risulta che volesse metterci, lui, fuori dall'alleanza. Sono esterrefatto.

e poi, questa cosa succedeva 5 anni prima del 2006 ?

5 anni prima quella campagna elettorale fatta contro, sempre, chi oggi è alleato con voi?

Cioè, nel 2000 stavate facendo un’alleanza con chi oggi è alleato con voi, e con il sindaco Barone, eravate con chi oggi è alleato con voi. Poi avete sfiduciato Barone, non so se insieme o contro chi oggi è alleato con voi, e poi nel 2006, sindaco Campisi, eravate contro chi oggi è alleato con voi ?

mi sembra allucinante.

Spero che si diano le dovute spiegazioni, non tanto a me, quanto alla città.

.................................................

Concludo con un auspicio, io non voglio essere guardato in cagnesco da nessuno, neppure mi va di guardare male chicchessia.

Mi auguro che si faccia la corretta separazione tra un ambito, quello politico, e un altro, quello personale.

D'altra parte, nel gioco della politica pachinese, come dimostrano le appena lette dichiarazioni, quelli che oggi sono tuoi contrappositori, domani sono tuoi alleati, dopodomani di nuovo avversari.

Vista la facile mobilità delle persone non si può escludere nulla e, pertanto, invito Sebastiano Mallia a rivedere il suo atteggiamento nei miei confronti, proprio perchè io non avevo registrato nulla di personale nei miei (prima di questo commento, ovvio).

Se ciò non dovesse accadere, per sua convinzione personale, me ne dolgo ma ne prendo atto.

Dico pure che non ritengo importante il fatto di essere incluso in un suo club, anzi, non ci tengo per nulla, quindi mi porti la cortesia di non considerarmi in nessun suo elenco, positivo o negativo, per il resto: problemi suoi.

Penso che il mondo continuerà a girare sempre nello stesso senso e alla stessa velocità.

Turi Borgh
Si mettano a confronto le due espressioni, non mie:

1. "Il titolone era “IL CASO PACHINO”, condito da articoli, alcuni firmati, altri no, CHE RIFERIVANO DELLE DENUNCE, TUTTE ANONIME, MA SAPPIAMO BENISSIMO CHI LE REDASSE E LE INVIO', CONTRO IL SINDACO".

"Non dimenticherò l’amarezza che dipingeva il volto di Mauro, era troppo evidente, MA SAPEVO PURE CHI RITENEVA RESPONSABILE DI CIO'".

A volte si devono pagare prezzi alti, troppo alti, sull’altare delle vanità politiche E PERSONALI, e mi chiedo se ne valga la pena".

2. "L'aneddoto che ho riportato, però, mi ha fatto ricordare CHI FACEVA LE LETTERE ANONIME, CHI LE HA FATTE FINO A POCO TEMPO FA, E NON ERA UNA SOLA PERSONA".

SE SI TROVANO NELLA COALIZIONE SOMMATORIA? mah, vedete un pò !!! cercate tra candidati e sostenitori. io spero che non siano con me.

MI PARE CHE QUALCUNO FOSSE CITATO O FORSE NO, nelle intercettazioni telefoniche, non sarebbe una cattiva idea andarle a rileggere".

Delle due l'una: o "sappiamo" benissimo chi le "redasse e le inviò le lettere anonime" ovvero chi Mauro Adamo "ritenesse responsabili" delle lettere anonime e allora non è comprensibile il dubbio sul fatto che si trovino o meno nella "coalizione sommatoria" cioè quella in cui si trovano i miei amici di Rinascita. Ovvero, si da per buono il dubbio su chi ha diffamato anonimamente -con il buon proposito di leggere le intercettazioni legate alle "supposte indagini della Procura"- ed allora non si dovrebbero esprimere certezze assolute.

Lascio al lettore il giudizio.

Quanto a me, il sig. Borgh ha ragione in una cosa: le conseguenze che ho tratto sul piano personale -dopo aver riflettuto in ordine alle mie supposte "vanità politiche E PERSONALI"- non meritavano di essere espresse in pubblico.

Mi scuso, per questo, con il webmaster di Pachino Globale e con chi ci ha letto.