ecco la seconda parte del programma. integralmente lo potete scaricare da: http://www.progettopachino.it/programma_amministrativo.doc
o comunque da http://www.progettopachino.it
saluti.
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO
Compete al Comune programmare la gestione del territorio e regolarne l'attuazione: è il nodo cruciale e fondamentale per dare input e opportunità alle imprese presenti e proporle ad aziende nuove che cercano localizzazione investendo proprie risorse.
Bisogna avviare uno studio per ottenere stime e previsioni sugli l'incrementi demografici e sulle dinamiche imprenditoriali.
Oltre a questo fondamentale lavoro di analisi, mai attuato precedentemente, risulta abbastanza chiaro a tutti come qualsiasi intervento di programmazione dell’assetto urbanistico e sociale del nostro comune, deve integrarsi con gli interventi e gli indirizzi dei comuni limitrofi. Per tale motivo è importante avviare un percorso di confronto e di sintesi con l’amministrazione di Noto in particolare, ma anche con quella di Portopalo di Capo Passero, per riuscire ad avere idee omogenee e applicabili in un territorio ad alta vocazione turistica e agricola come quello pachinese.
Non vi è dubbio che bisogna porre all’attenzione di ciò, la questione territoriale della frazione di Marzamemi, richiedendo le porzioni di territorio al comune di Noto. Programmare congiuntamente i piani di sviluppo e gestione delle aree costiere fino all’oasi faunistica di Vendicari, per realizzare politiche urbanistiche e di sviluppo turistico che siano foriere di sviluppo economico per tutti. Relativamente alle aree più interne del territorio, tra Noto e Pachino, è indispensabile che si affermi una politica di sostegno all’agricoltura di qualità, come la filiera vitivinicola, in maniera tale che possa diventare fattore di crescita economica ed imprenditoriale e, al tempo stesso, forte stimolo alle politiche turistiche. Bisogna, dunque, affermare la capacità di integrare in senso distrettuale le politiche di programmazione e gestione del territorio.
Un ragionamento simile, va considerato pure per quanto riguarda le aree del territorio comunale pachinese al confine con il comune di Portopalo, vedi area Torre Fano e zona Punto Rio. Anche in questo caso, bisogna pensare a coordinare gli interventi, sia sulla viabilità, molto carente, sia in termini di servizi erogati (acqua, raccolta rifiuti).
Per quanto riguarda, invece, gli interventi sulla fascia costiera, nella zona sud del territorio, Granelli, Chiappa, Scarpitta, Concerie e Punto Rio, è il momento di individuare le forme, finanziarie e gestionali, integrando il piano regolatore generale con prescrizioni attuative e definendo i c.d. "piani strategici": piani di settore che integrano l'azione pubblica con quella privata, per obiettivi quali la fornitura idrica, la sistemazione urbanistica, i servizi comunali estivi e il presidio sanitario.
Poiché, inoltre, questa parte del territorio comunale è circondato da aree già definite SIC o ZPS, con interventi previsti di tutela e vincoli ambientali, bisogna pensare a individuare i corretti modi di gestirle e far in modo che esse si trasformino in occasioni di sviluppo economico, attirando flussi turistici mirati. L’intera area costiera, se opportunamente valorizzata e dotata di un efficiente piano di sviluppo urbanistico, può rappresentare la più forte leva di ripresa economica per il nostro comune.
Nell’immediato si deve puntare a gestire finanziamenti, provenienti da fondi pubblici e/o privati, sull’intero territorio di Granelli, Chiappa e le altre contrade, per la riqualificazione urbanistica delle aree interessate e consentirne uno sviluppo corretto.
Con i fondi europei, destinati al miglioramento urbanistico, si possono realizzare singoli progetti come aree di verde pubblico, piazzette o aree di sosta, marciapiedi per consentire il traffico pedonale, sistemazione della viabilità di accesso alle spiagge e al mare.
Dal punto di vista organizzativo, per cercare di realizzare quanto abbiamo appena descritto, bisogna operare su un piano di revisione logistica degli uffici e un segnale positivo che ci impegniamo a dare ai cittadini, agli imprenditori e ai tecnici che operano sul territorio è di attuare una riorganizzazione degli uffici del Settore Urbanistica del Comune, in relazione distrettuale, per garantire tempi di risposta adeguati, controllo del territorio più elevato e, di conseguenza, più fluidità di accesso al servizio.
Dobbiamo indicare con chiarezza linee guida e i tempi di approvazione del PRG!
Ad un piano regolatore moderno spetta il compito di tradurre le esigenze di benessere delle collettività attraverso un impianto normativo e i criteri di ordinamento e disciplina dello spazio fisico.
I piani regolatori moderni si fondono su alcuni principi che privilegiano forme di integrazione di risorse pubbliche e private nei processi di trasformazione del territorio.
D’altronde la capacità che un piano ha di attirare risorse economiche è legata alle potenzialità di creare opportunità di investimenti sul territorio.
Bisogna quindi elaborare una proposta di piano che delinei una chiara strategia d’intervento supportata da un impianto normativo che lo renda da subito operativo e che tenga conto di alcuni fattori oramai divenuti imprescindibili:
La vocazioni del territorio;
Superare la dicotomia piano generale e piano attuativo;
Contenere prescrizioni da subito operative;
Riconsiderare come parte integrante tutte le aree a vario titolo vincolate;
Conformarsi su principi;
Confrontarsi con i territori limitrofi;
Verificare la sostenibilità di tutto ciò che viene previsto;
Applicare i principi di “perequazione urbanistica”;
Aprire un dialogo attraverso forme di “Convenzioni Urbanistiche” con i privati interessati alla realizzazione di opere di un certo rilievo;
Accantonare definitivamente la ormai obsoleta pianificazione per “zone”
Mettere in atto strumenti innovativi per l’attuazione del piano quali:
• Società di trasformazione urbana
• Finanza di progetto
• Perequazione urbanistica
• Programmi integrati.
Si devono riformulare gli interventi più importanti, dalla rivisitazione in chiave di sviluppo turistico alberghiero dell’area intorno alla vecchia stazione di Marzamemi, imponendo, al contempo, vincoli di salvaguardia del patrimonio di archeologia industriale, rappresentante il passato e le radici del popolo pachinese, alla regolamentazione dell’area archeologica zona Cugni e ad una rivisitazione delle misure di sviluppo delle aree artigianali e commerciali.
Bisogna, inoltre, indicare l’obiettivo del completamento del Parco Urbano, sia sul piano tecnico, sia su quello concreto dei contenuti che ospiterà il parco stesso.
Dal punto di vista organizzativo, per cercare di realizzare quanto abbiamo appena descritto, bisogna operare su un piano di revisione logistica degli uffici e un segnale positivo che ci impegniamo a dare ai cittadini, agli imprenditori e ai tecnici che operano sul territorio è di attuare una riorganizzazione degli uffici del Settore Urbanistica del Comune, in relazione distrettuale, per garantire tempi di risposta adeguati, controllo del territorio più elevato e, di conseguenza, più fluidità di accesso al servizio.
Dobbiamo indicare con chiarezza i tempi di approvazione del PRG e dei suoi Piani Attuativi (12-15 mesi).
Si devono riformulare gli interventi più importanti, dalla rivisitazione in chiave di sviluppo turistico alberghiero dell’area intorno alla vecchia stazione di Marzamemi, imponendo, al contempo, vincoli di salvaguardia del patrimonio di archeologia industriale, rappresentante il passato e le radici del popolo pachinese, alla regolamentazione dell’area archeologica zona Cugni e ad una rivisitazione delle misure di sviluppo delle aree artigianali e commerciali.
Bisogna, inoltre, indicare l’obiettivo del completamento del Parco Urbano, sia sul piano tecnico, sia su quello concreto dei contenuti che ospiterà il parco stesso.
INFRASTRUTTURE E OPERE PUBBLICHE
RIQUALIFICARE LA CITTÀ E IL SUO TESSUTO URBANO
La piazza Vittorio Emanuele II deve tornare ad essere il vero centro della città, riqualificandola e rimettendola al centro delle attività di spettacolo e di coinvolgimento sociale.
Proporre ai cittadini, agli operatori commerciali e agli artigiani della città, un concorso di idee per la riqualificazione della piazza Vittorio Emanuele, con un impegno che ci assumiamo in questa legislatura, un progetto che sappia accompagnare e supportare anche l'iniziativa dei privati e che ci possa consentire di fare rinascere la piazza centrale.
Per la piscina comunale esistono già dei fondi che arrivano da Roma, essi devono essere spesi nel più breve tempo possibile per evitare di fare aumentare ulteriormente i costi di costruzione. Non possiamo più permetterci colpevoli ritardi, come è successo fino ad oggi, per realizzare un’opera pubblica che manca da sempre nel nostro comune.
Potenziare gli attuali impianti sportivi, con interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza, al fine di favorire e valorizzare l'attività sportiva e il modo di praticarla. Essa deve essere intesa come promozione dell'individuo e della sua personalità, stimolandone l'attività rivolta all'infanzia, che a partire dall'impianto sappia promuovere la pratica sportiva come “abitudine” e necessità per uno stile di vita sano e consapevole, e come strumento per l'integrazione tra culture e generi differenti.
Rivolgere più attenzione alle esigenze di spazi e luoghi dove praticare lo sport, iniziando una politica a sostegno dell'impiantistica sportiva, per proporre le soluzioni necessarie ad ottenere spazi idonei.
Un altro tema importante legato allo sviluppo e alla qualificazione urbana è legato allo sviluppo delle piste ciclo-pedonali, per unire i territori e farne percorsi di interesse turistico e ambientale Anche i bisogni di spazi da proporre agli adolescenti e ai giovani possono trovare nell’ampliamento delle strutture sportive esistenti una appropriata collocazione: pensarli con lungimiranza e flessibilità ci deve consentire un utilizzo nel tempo, anche con il mutare delle esigenze che si manifestano. Quando si pensa agli spazi, e ci si interroga sulle esigenze della popolazione giovanile e adolescenziale è indispensabile porsi a questa parte della popolazione in maniera aperta, di ascolto e favorendone la partecipazione attiva.
Il parco urbano ha bisogno di interventi di completamento e di manutenzione straordinaria e infine di essere vissuto. Deve essere aperto alla città, si deve rifare l’impianto interno di illuminazione e deve vedere ogni cittadino impegnato ad averne cura.
Un ruolo particolare spetta, alla ristrutturazione del Cinema Diana, nell’ottica di promuovere un innalzamento culturale e della qualità della vita cittadina.
È un percorso che va consolidato insieme ai cittadini di TUTTO il Comune, con capacità di ascolto, con proposte progettuali chiare e che sappiano coinvolgere finanziariamente anche soggetti privati locali (Imprese, cittadini, Associazioni), avendo consapevolezza degli alti costi di intervento e del loro lungo ammortamento.
Va attualizzato lo studio di fattibilità del progetto tecnico di ristrutturazione al fine di stimare l'impegno necessario.
Il cinema Diana e la piazza hanno bisogno di notevoli fondi per le opere di recupero necessarie e, anche in questo caso, ricorreremo ai fondi europei. La capacità di interagire con gli uffici regionali deve avere come unica finalità quella di riuscire ad ottenere i finanziamenti necessari.
Le altre opere pubbliche che metteremo al centro delle nostre attenzioni saranno:
• la definitiva messa in opera del serbatoio pensile;
• il completamento dell’Ecomuseo del Mediterraneo;
• il parco archeologico della zona Cugni;
• l’ex macello da ristrutturare per trasformarlo in centro culturale giovanile;
• il Porto Turistico a Marzamemi;
• acquisire la vecchia Stazione ferroviaria di Pachino per creare aree fieristiche e commerciali, e recuperare la linea ferroviaria Pachino/Noto allo scopo di creare un percorso turistico.
Cimitero Comunale.
Una nota a parte merita la questione del cimitero comunale. Ormai da tempo ci si è resi conto che l’attuale assetto del cimitero, tra l’altro diviso con il comune di Portopalo, non risulta più adeguato alle esigenze della popolazione di Pachino e Portopalo. È necessario pensare ad un ampliamento e a riorganizzare i servizi cimiteriali, pensare, pertanto a individuare l’ubicazione dell’intervento di ampliamento, prescrivendo di ridurre al minimo la costruzione di nuovi volumi edilizi e di attuare interventi per la mitigazione dell’impatto ambientale.
Parcheggi Marzamemi
Valutare uno schema di aree pubbliche o private, con le cosiddette strisce azzurre, controllate e gestite dal comune. L’obiettivo dichiarato è quello di avere una viabilità più ordinata e coprire le spese di gestione con la vendita dei ticket posteggi.
SICUREZZA e CONTROLLO DEL TERRITORIO
Troppi episodi di vandalismo, cattiva cura del territorio e nessuna opera di integrazione favoriscono un clima di paura ed incertezza.
Politiche d’integrazione e istituzione della figura del mediatore culturale;
organizzazione di eventi che favoriscano la presenza e la socializzazione dei cittadini;
Razionalizzazione delle attività di controllo con maggiore presenza delle forze dell’ordine;
video sorveglianza dei luoghi critici;
istituzione del vigile di quartiere.
SERVIZI
RETE IDRICA E FOGNARIA, VIABILITA’ e ILLUMINAZIONE PUBBLICA.
L’acqua è un diritto pubblico, è un bene di tutti e ne va assicurata la fornitura a tutti i cittadini.
Deve essere, allora, avviata una grande opera di risanamento idraulico, a cominciare dalla condotta esterna, mai veramente attenzionata, con ristrutturazione e/o completa ricostruzione della stessa. I sistemi di telecontrollo ci devono permettere d’intervenire immediatamente sia in caso di rotture, sia in caso di furti d’acqua. Devono essere, altresì, sostituiti i singoli contatori, dotati di telelettura e di sistemi di sfiato. Completare, ove necessario l’allaccio alla nuova rete idrica interna. Il nuovo serbatoio pensile deve essere messo in funzione e quello più vecchio ristrutturato e messo in sicurezza. È necessario programmare, e realizzare al più presto, un acquedotto comunale nelle contrade di Granelli, Chiappa e limitrofe. Il sistema fognario deve essere completato nelle aree periferiche della città, anche relativamente al sistema di raccolta delle acque bianche e soprattutto deve essere potenziato quello della frazione di Marzamemi, per adeguarlo alle presenze estive ed evitare lo scandalo degli sversamenti melmosi per strada. Sia per quanto riguarda i lavori sulla rete idrica, sia quelli relativi al sistema fognario, dobbiamo essere in grado di sfruttare le tante risorse finanziarie regionali e comunitarie. Lo sforzo maggiore deve essere profuso nella realizzazione dei progetti, pronti per essere proposti alle autorità regionali e comunitarie.
L’illuminazione pubblica ha bisogno di essere razionalizzata, evitando come succede oggi, la doppia presenza di corpi illuminanti. Con l’utilizzo di una revisione dei punti luce si può allargare il territorio pubblico da illuminare, migliorando l’aspetto di alcune aree periferiche e, sostituendo pure le attuali lampade con le più moderne a basso consumo, o le illuminazioni a led, si possono ottenere risparmi tali di spesa da coprire i costi di realizzazione dei lavori. Pensare all’installazione di pali alimentati con i pannelli fotovoltaici.
Metanizzazione
È già in fase avanzata la procedura per assegnare il servizio di metanizzazione nel territorio comunale. È certamente un servizio importante per il paese, con ricadute significative, anche dal punto di vista ambientale visto che ciò significa l’eliminazione di altri combustibili più inquinanti, sia per i fuochi domestici, sia per il riscaldamento dell’acqua e degli edifici. Parrebbe opportuno, dunque, legare i lavori di metanizzazione prossimi con un piano di ripristino delle superfici stradali interne, cercando un equo accordo con la società che si aggiudicherà il servizio. In parole povere, si potrebbe pensare a ulteriori condizioni da inserire nel capitolato d’appalto, a patto che la società si impegni a riasfaltare tutte le vie della città. Verificare pure il caso di integrare il lavoro di posa dei tubi della metanizzazione con la posa aggiuntiva di cavi per la fibra ottica e/o di sostituzione di altri servizi comunali (acqua, fognatura, illuminazione). I lavori per la metanizzazione possono essere pensati come occasione per una ristrutturazione di tutte le reti comunali.
QUALITA' AMBIENTALE - CICLO E GESTIONE RIFIUTI
La nostra azione deve avere un orizzonte ampio, almeno distrettuale, deve avere la capacità di relazionare con i nostri cittadini per intervenire con azioni a supporto di uno sviluppo sostenibile del nostro territorio.
Rifiuti: il nostro obiettivo è quello di avviare concretamente la raccolta differenziata dei rifiuti. Il modello gestionale va verificato nella sua capacità futura di garantire incrementi di raccolta differenziata con la raccolta porta a porta. Cominciare a ragionare di questa modalità, come pure favorire il recupero e la riduzione della produzione dei rifiuti da inviare allo smaltimento.
L'impegno dell'Amministrazione su questo versante deve sapersi sempre rinnovare e restare costante nel tempo, con azioni e programmi coinvolgenti i cittadini: creare un Centro di Educazione Ambientale, prevedere “serate di ecologia domestica” per illustrare e sperimentare nuovi stili comportamentali, valutare la possibilità di fornire, all'inizio alle nuove famiglie, un kit ecologico contenente riduttori di flusso, lampade a basso consumo, compostiere, borsine ecologiche e una guida sui consumi per produrre meno rifiuti e scegliere prodotti ecologici e di qualità.
Cominciare a pensare a regolamenti ad hoc per le feste e le iniziative locali che prevedano una alta attenzione all'ambiente riducendo l'impatto della produzione di rifiuti (Ecofeste).
Devono essere sempre più in primo piano gli obiettivi più generali da affrontare in area vasta (ATO acqua e rifiuti) e con politiche locali relative al controllo dell'autosufficienza distrettuale e dell'equilibrio tra territori; alla riduzione dei rifiuti; al mantenimento di un clima culturale positivo; alla necessità di tenere sempre vivo l'interesse delle persone anche attraverso iniziative istituzionali di informazione che incentivino e disincentivino i comportamenti virtuosi o non.
Una particolare attenzione va dedicata alla necessità di insistere sulla cultura della responsabilità, sul ruolo di sprone, di sostegno e di censura che spetta alla Amministrazione Comunale sia per l'obbligo della raccolta differenziata, sia per la pulizia e il decoro delle aree pubbliche, siano parchi , giardini, strade, luoghi di incontro e svago, ecc.
Devono essere redatti i Regolamenti di Pulizia Urbana, dei Rifiuti e del Verde.
POLITICHE ENERGETICHE
Energie alternative e Risparmio energetico: vanno eseguiti gli interventi sulla illuminazione pubblica, finalizzati al risparmio energetico e al contenimento dell'inquinamento luminoso. Gli estendimenti nelle zone extraurbane vanno valutati secondo il criterio della sicurezza dei cittadini e secondo i criteri generali contenuti nella normativa vigente. Una particolare attenzione va data alla sperimentazione di nuove forme di riscaldamento e di risparmio energetico. In particolare è necessario programmare una progressiva riduzione del consumo di combustibile fossile favorendo l'impiego di fonti rinnovabili come il solare termico, il fotovoltaico e le biomasse. Riteniamo sia necessario proporre di iniziare un percorso di monitoraggio e di valutazione nel tempo, attivando le necessarie procedure, con l’obiettivo della Certificazione Ambientale dei territori.
Il Comune si impegna a promuovere e incentivare le costruzioni eco-compatibili, anche graduando gli sconti sugli oneri di urbanizzazione, ai livelli di risparmio energetico progettati.
Il comune inoltre si impegna a modificare i regolamenti, in materia edilizia ed urbanistica, concedendo incentivi a chi adotta un tipo di edilizia eco-compatibile
Inoltre il Comune aderirà al Patto dei Sindaci previsto nella Campagna per l’Energia Sostenibile (SEE) promossa dalla Commissione Europea e gestita in Italia dal Ministero dell’Ambiente, al fine di diminuire le emissione di CO2 nell’atmosfera (Protocollo di Kyoto)
SVILUPPO ECONOMICO e ATTIVITÀ PRODUTTIVE
AGRICOLTURA - TURISMO - COMMERCIO – ARTIGIANATO
La parola chiave dello sviluppo economico del nostro territorio deve essere: integrare le azioni di sostegno all’agricoltura con il rilancio del turismo e la valorizzazione dei Beni Culturali.
Secondo il PSN (Piano Strategico Nazionale), il nostro territorio fa parte delle aree rurali intermedie, caratterizzate da una notevole densità demografica e, contemporaneamente, di presenze di aziende e occupati, dell’agricoltura siciliana, che contribuiscono a consolidare le specificità agroalimentari della nostra regione. È, dunque, chiaro come l’attenzione che la prossima amministrazione dovrà rivolgere al settore agricolo è di tipo prioritario. Il PSR 2007-2013 (Programma di Sviluppo Rurale) è già stato impostato strategicamente per individuare le grandi potenzialità di sviluppo. Il ruolo che ha, oggi, l’agricoltura è quello di associare alla propria funzione economico-produttiva, quella di promozione di sviluppo locale sostenibile e di consentire servizi collettivi paesaggistici, ambientali e culturali. Tale vuole essere l’ottica con cui la nostra prossima amministrazione comunale può guardare il settore agricolo. Un enorme volano non soltanto economico, ma anche culturale e sociale.
Fare interagire questi settori in un unico sistema, rappresenteranno la forte cinghia di trasmissione dello sviluppo economico della città e dell’intero comprensorio. Anche in questo caso sarà fondamentale la capacità progettuale del comune, attraverso i propri uffici e le proprie risorse, per rivendicare l’erogazione dei fondi regionali ed europei.
A sostegno del comparto agricolo a Pachino, bisogna realizzare una sorta di SPORTELLO VERDE o SPORTELLO AGRICOLTURA, dove il libero cittadino o agricoltore può avere tutte le informazioni sugli aiuti comunitari, nazionali e regionali.
Il comune, con lo Sportello Agricoltura, si fa promotore del Distretto agroalimentare, mediante il fattivo coinvolgimento dei comuni a pari vocazione agricola specializzata.
L’amministrazione comunale può favorire l’approccio all’agricoltura per i giovani, promuovendo la nuova redditività Pachinese, cercando di intercettare i nuovi bandi di finanza agronomico-strutturale, magari con la realizzazione di un ufficio dedicato all’intercettazione dei fondi europei, PSR, approccio leader+ ecc.ecc.
Uno sportello, quindi, che riesca a disquisire con i soggetti di settore, e che giunga ad offrire la giusta informazione, con un occhio di riguardo nei confronti del giovane e del piccolo e medio agricoltore.
L’amministrazione comunale può anche costruire un sistema che abbia la sua massima concentrazione sulla “rivalutazione e publicizzazione” del nostro prodotto, facendosi carico della promozione mediante opportune strategie di marketing, sulla scorta del lavoro già svolto dal consorzio IGP.
Progettare assieme agli organi preposti dalle cooperative, unitamente ai singoli imprenditori agricoli, un nuovo piano di sviluppo commerciale del nostro prodotto, attraverso la creazione di tavoli permanenti di studio e confronto.
Facilitare la creazione di consorzi in grado di sfruttare quelle stesse produzioni attraverso nascenti attività di trasformazione, al fine di determinare valore aggiunto ai raccolti.
Un’altra forte iniziativa che l’amministrazione può sostenere è la nascita, all’interno di questo ufficio SPORTELLO VERDE, di una sorta di numero verde creato ad hoc per la denuncia delle frodi agrarie che giornalmente attanagliano il comparto agricolo a Pachino, una vera e propria sezione antifrodi chiaramente spalleggiata dalle istituzioni preposte a questo servizio, il tutto nell’assoluto anonimato, in modo simile a come già viene gestito il servizio di assistenza delle associazioni antiracket.
Piattaforma logistica.
La logistica rappresenta una delle risorse strategiche per la pubblica amministrazione per competere a scala globale, avvicinando le imprese ai mercati e dotando i prodotti di importanti attributi di servizio; il ruolo di una piattaforma, nel razionalizzare i flussi di merce, funge da interfaccia tra la produzione e i consumatori.
La piattaforma è una infrastruttura in grado di generare sviluppo economico e occupazionale, fornendo alle imprese strategie per l’organizzazione della commercializzazione, servizi ed informazioni a corredo dei prodotti; raggiungimento di una condizione di stabilità.
Collocata in posizione strategica, nell’area del territorio Comunale, la piattaforma avrà la funzione principale di terminal, dotato di magazzini, aree di sosta, parcheggi, piazzali di movimentazione, uffici e di un centro telematico che sarà il cuore della struttura.
Nello specifico la piattaforma logistica contribuirebbe al raggiungimento dei seguenti obbiettivi:
• Individuare un sistema logistico intercomunale e gerarchicamente connesso e coordinato.
• Generare sviluppo economico e sociale.
• Dotare i prodotti di valore aggiunto.
• Coordinare l’immagine del distretto produttivo, collaborare a mantenere lo standard qualitativo dei prodotti.
• Contribuire al raggiungimento di certificazioni ISO.
• Contribuire al mantenimento dell’identità locale.
• Consentire il Deposito a tempo per un appropriato posizionamento sul mercato.
Mercato ortofrutticolo
Il mercato ortofrutticolo pachinese rappresenta la classica opera pubblica incompiuta. Non soltanto per quanto riguarda l’aspetto propriamente costruttivo stante il blocco dei lavori di ristrutturazione e ampliamente dei box, ma anche per ciò che ha a che fare con la vera e propria missione economica e commerciale che il mercato ortofrutticolo deve incarnare.
Alla luce, dunque, della situazione attuale, si rende necessario, come primo passo, quello del completamento del mercato ortofrutticolo, finendo di realizzare i box previsti, di rifinirli nelle parti interne e di riasfaltare l’intero piazzale.
Nel frattempo si deve iniziare a stilare un regolamento comunale, che preveda un direttore che ne disciplini il funzionamento, assicurare la presenza della polizia municipale e delle aziende sanitarie, nonché i servizi di raccolta rifiuti, la realizzazione di servizi quali facchinaggio, trasporto, imballaggio e la realizzazione e gestione di una rete informatica per sfruttare le connessioni alla rete internet, con servizi annessi. Deve essere regolamentato l’utilizzo di spazi comuni a tutti quei singoli produttori che intendono utilizzare l’area per la vendita diretta dei propri prodotti e organizzare gli orari di accesso per il pubblico.
Turismo.
Da sempre si sostiene che il nostro territorio ha una forte vocazione turistica, allo stato inespressa, che potrebbe costituire l’altro pilastro economico di una città e di un intero comprensorio, attualmente caratterizzati dall’economia agricola.
Le bellezze paesaggistiche, dalle coste della punta sud della Sicilia, ai paesaggi rurali più interni, le tradizioni culturali ancora fortemente radicate nella popolazione, che si esprimono nelle attrattive enogastronomiche e le produzioni agricole di qualità, costituiscono un insieme di valori che possono determinare, se saputi sfruttare, la fortuna economica e sociale della nostra popolazione.
Per questo motivo è necessario considerare le politiche turistiche in un’ottica un po’ diversa da come si potrebbero immaginare. Innanzitutto va consolidata l’idea di un turismo all’insegna della sostenibilità: un turismo, appunto, sostenibile.
Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche.
Questa definizione di turismo sostenibile pone, alla base del proprio sviluppo, un piano mirato a garantire la redditività del territorio di una località turistica, in una prospettiva di lungo periodo, con obiettivi di compatibilità ecologica, socio-culturale ed economica. La sostenibilità ha, anche, un valore di immediato interesse economico: le località turistiche devono la loro popolarità all’integrità delle bellezze naturali, se si degradano oltre una certa soglia, i flussi turistici sono destinati al declino.
In tale ottica, le principali difficoltà a sostenere politiche turistiche, essenzialmente, si evidenziano in due fattori: la capacità ricettiva e l’offerta turistica complessiva da proporre.
Per quanto riguarda la capacità ricettiva, un possibile rimedio, da considerare anche come impostazione organica del territorio, potrebbe essere costituito dall’idea del paese albergo, estendendo tale concetto a tutto il territorio comunale, contrade comprese.
Il "Paese Albergo" è una soluzione ricettiva che intende sviluppare forme di turismo attente alle proposte e all'ambiente locali. L'idea che sta alla base del "Paese Albergo" nasce dall'opportunità di realizzare nuove strutture ricettive in piccoli centri urbani senza costruire nuovi immobili, ma utilizzando gli edifici già esistenti. Nei piccoli centri storici nuove strutture provocherebbero, infatti, un imbatto ambientale indesiderabile, modificando l'assetto urbano attuale, mentre l'utilizzo dei palazzi e abitazioni esistenti porta con sé effetti benefici per la tutela e la salvaguardia del patrimonio edilizio. Il "Paese Albergo" consiste in una struttura ricettiva unitaria le cui componenti sono dislocate in immobili diversi, localizzati all'interno dello stesso nucleo urbano ed è quindi una soluzione particolarmente adatta a piccoli paesi con centri storici d'interesse artistico ed architettonico, oppure in territori che presentano una diffusa presenza di cosiddette case da villeggiatura, sparse in varie aree, spesso poco abitate nel corso dell’intero anno.
Quanto all’offerta turistica è necessario attuare politiche di promozione territoriale integrate con i comuni limitrofi, Noto e Portopalo di Capo Passero, in maniera tale di sapere offrire al potenziale turista la possibilità di soggiornare, soprattutto nei mesi meno di punta, in un vasto territorio che comprenda attrattive architettoniche ed urbanistiche, come quelle netine, paesaggi di splendida bellezza come l’intera costa a partire da Noto che doppiando Capo Passero arrivi fino alle coste di Granelli, passando da Vendicari, Marzamemi, Morghella, Punto Rio e così via. Che renda possibile, strutturando aree e servizi, la fruizione delle aree umide, interessate da importantissimi flussi migratori. Che sviluppi i percorsi culturali ed enogastronomici come le strade del vino e similari.
Ecco, questa deve essere la visione che un’amministrazione deve avere per iniziare a sviluppare, seriamente, una politica turistica di qualità, ma anche di quantità.
Commercio e Artigianato.
Il piano commerciale della città non è ancora stato approvato e, pertanto, ripensandolo, d’intesa con i commercianti e le rappresentanze di categoria, si può immaginare di dare una risposta, in termini più precisi, alla crisi delle piccole attività commerciali del paese.
Un metodo da utilizzare può essere quello di favorire meccanismi di coordinamento delle attività commerciali (orari di apertura e chiusura, periodi di sconti, eventi promozionali, marketing diffuso) tra gli esercizi commerciali di un intero quartiere o anche di tutta la città. Trasformare, dunque, sia aree circoscritte del comune, sia l’intero territorio, in un grande centro commerciale che si propone con un marchio unico e riconoscibile. Bisogna riconoscere agli esercizi commerciali e alle piccole imprese artigiane, la loro funzione vitale all’interno di un tessuto urbano, che senza di esse sarebbe solamente un gigantesco dormitorio. Per far fare il salto di qualità ai commercianti e agli artigiani e all’intero comune, bisogna pensare a meccanismi condivisi e unitari di gestione: sicuramente un’amministrazione comunale responsabile e innovatrice può stimolare e guidare nei primi passi un’idea del genere.
Oltre a questa proposta, si deve pensare a migliorare la funzionalità dei servizi comunali e della burocrazia municipale, e sostenere le difficoltà economiche dell’attuale periodo di crisi, con meccanismi di sostegno creditizio, d’intesa con provincia e regione. Con procedure facilitate e di promozione giovanile, si possono favorire l’apertura di nuove attività artigianali e commerciali, ad alto valore aggiunto, con profili di innovazione tecnologica, legati all’economia agricola e turistica.
Pensare di individuare, all’interno del piano regolatore, altre aree per lo sviluppo delle attività commerciali in sinergia con l’area artigianale.
Innovare le norme regolamentari comunali, prevedendo la consultazione continua delle associazioni di categoria, per meglio seguire e risolvere le problematiche dei due settori economici.
Potenziare le attività di controllo e di gestione della sicurezza del territorio, sia per tutelare le piccole imprese, sia per rendere più sereno il flusso e la presenza dei cittadini consumatori.
Si potrebbe proporre, anche per il commercio e l'artigianato, di creare uno sportello Europa con persone formate e addentrate nella materia dei finanziamenti europei in modo da assistere ed aiutare chi volesse presentare dei progetti meritevoli e idonei, per incentivare lo sviluppo del comparto commerciale e artigianale.
È del tutto evidente che le varie realtà del tessuto economico del paese, agricoltura, commercio, artigianato, turismo siano strettamente interconnesse tra di loro e che i benefici e la salute di ogni settore, specialmente nelle piccole città, crei altrettanti benefici agli altri settori economici per una sorta di effetto domino.
BENI CULTURALI
Museo multimediale presso la Casa di San Giuseppe
Completare i lavori presso le ex Cantine Rudinì e completare la realizzazione dell’Ecomuseo del Mediterraneo
Costituire la fondazione Rudinì (con il concorso della Banca, della Provincia, della Regione e dello Stato)
Il parco Archeologico di contrada Cugni