PACHINO - Mi ero ripromesso di sospendere, per pudore, ogni dichiarazione pubblica sulla politica locale e continuerei pure a farlo ma ribolle il sangue nel constatare il declino inesorabile (e neanche troppo lento) a cui questa città, al di là di sparute voci sempre più frammentarie e desertificate, si è ormai rassegnata in tutte le sue componenti sociali.

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur. Eh sì, perché mentre c’è più vita ed utile dibattito nei circoli per ottuagenari terminali rispetto agli attuali, noiosissimi ed inutili consigli comunali, Pachino brucia. Letteralmente.

Brucia dalla sete perché già non c’è acqua, dato ufficiale lamentato dai cittadini residenti nelle zone più alte ma nessuno fa sapere nulla, se c’è un guasto, se ci sono lavori in corso, cosa c’è da attendersi, cosa è stato programmato per ovviare a questa inesorabile iattura. Non si sa nulla forse perché nulla si deve sapere? È questo il modo in cui vanno trattati i cittadini? L’unica cosa certa in proposito è l’apparizione delle pubblicità delle imprese private di autobotti (in fiorente crescita i questi ultimi anni) nei profili dei blogger locali. Insomma se tutto non fa acqua almeno fa brodo…

Bruciano le ferite dei cittadini, soprattutto dei più giovani quando vengono attinti da un’arma da fuoco nel corso di chissà quale folle, spregiudicato ed inaccettabile “regolamento dei conti”. È davvero di grande speranza sapere che tuo figlio possa andare a trascorrere delle ore spensierate a Pachino con i suoi amici e rischiare di beccarsi una pallottola vagante… Cosa ha fatto per i giovani la politica locale in questi anni (e non mi limito all’amministrazione Petralito che certo non ha migliorato le cose con la boiata delle barriere frangi-giovani ai Tre Colli…), quali iniziative, quali protocolli d’azione con le scuole del territorio? Quali spazi pubblici dedicati da riqualificare?

Rischiano di bruciare i sacchetti di munnizza abbandonati per strada e nelle campagne, senza controlli sui comportamenti dei cittadini incivili e sulla ditta affidataria in merito al rispetto del capitolato esistente, senza pianificazione e senza neanche farci conoscere la percentuale di raccolta differenziata. Non mi esprimo sull’aumento dei costi dei rifiuti perché l’argomento merita un approfondimento.

Insomma si prepara un’estate rovente in cui l’unica cosa che non appare bruciare è la coscienza civica media del cittadino pachinese che ha maturato una sorta di sindrome degenerativa mista di scoramento e rassegnazione e ha, giustamente, rinnegato partiti e politichetti locali mai così inspiegabilmente presuntuosi ed arroganti.

A scusate, ma poi non ho capito: chi è in maggioranza? Perché, sapete, sono queste le cose che contano e per cui vale la pena non dormire…

Andrea Nicastro