PACHINO - Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni ha tutte le caratteristiche del classico teatrino della politica, con reciproche accuse fra Rinascita e la consigliera Tossani, che aggiungono solo squallore ad una situazione che non è certamente edificante per la città.
Perché mentre loro litigano (e quanto c’è di vero in ciò?) la città è incredibilmente sporca, sprofonda nei debiti e questa amministrazione ha infangato il buon nome di Pachino con una serie di inchieste giudiziarie di cui, ormai, abbiamo perso il conto tanto sono numerose.
Le loro reciproche accuse svelano quanto sia ormai disgustoso il loro modo di gestire la cosa pubblica.
Hanno prima occupano militarmente qualsiasi posto di sottogoverno cittadino; se ne sono inventati persino di bizzarri ed originali solo per “sistemare” parenti e familiari (dai co.co.co. alla biblioteca o al Rudinì, e su cui non si conosce la reale funzione, agli esperti al marketing sociale su cui si attende da quasi tre anni uno straccio di relazione sull’attività svolta); e si arrivati al punto di dissanguare le casse comunali le cui conseguenze sono davanti agli occhi di tutti i cittadini e sulle cui responsabilità (politiche, e non solo) Paolo Bonaiuto dovrà darne conto. E ora non hanno alcun ritegno a rinfacciarsi reciprocamente quanto hanno ottenuto in incarichi e posti di sottogoverno (le cosiddette “posizioni”, come vergognosamente li chiamano):
sono degni costoro di rappresentare i Pachinesi?
Se la
consigliera Tossani rinfaccia oggi a Blundo gli amici e i parenti che avrebbe “sistemato” al Comune, perché lei ha permesso tutto questo? Perché in tre anni di salda permanenza in maggioranza la Tossani non ha mai contrastato questo presunto “familismo” di Rinascita? E perché non s’è rivolta alla magistratura contabile (e, se nel caso, anche a quella penale) per denunciare eventuali illegalità compiute?
E
Salvatore Blundo, che è stato uno dei burattinai di questa amministrazione sin dal primo giorno, perché ha questa crisi di coscienza proprio ora, dopo aver permesso che Bonaiuto saccheggiasse le casse comunali? E sul
progetto Italia-Malta sia più chiaro e meno omertoso. Ci dica (a noi comuni mortali che non abbiamo accesso alle segrete stanze del potere di questa amministrazione) a cosa allude di preciso: quali nomi? Quali spese? Dica ai cittadini ciò di cui è a conoscenza, perché è doveroso che si sappia come vengono spesi i soldi pubblici.
Mettetevelo in testa: Pachino non è “cosa vostra”, e i panni, se sporchi, sono di tutti i pachinesi!!!!
Siamo veramente stanchi di questo squallido teatrino e chiediamo, ancora una volta, le dimissioni di questo sindaco che ha solo arrecato un danno irreparabile alla nostra città.
Un caro saluto a tutti,
Roberto Bruno