Si chiama Giovanni il super volontario
Il tunisino premiato al premio «Sicilia Datch 2008»
di Sergio Taccone
PORTOPALO. Ben Dhafar, conosciuto da tutti a Portopalo come “Giovanni il tunisino”, è stato tra i premiati, sabato scorso, al “Premio Sicilia Datch 2008”. Gli organizzatori della prestigiosa kermesse, giunta alla XV edizione, hanno assegnato un riconoscimento ufficiale al volontario del Gruppo Comunale di Protezione Civile che da parecchi anni è molto impegnato sul fronte dell’accoglienza agli immigrati.
Giovanni, a Portopalo dalla fine degli anni ’70, è infatti uno dei componenti di punta del volontariato portopalese, sempre pronto a dare il suo supporto come interprete in occasione degli sbarchi che si registrano in questo lembo di Sicilia. Nella cerimonia di consegna, svoltasi a Baia Samuele, insieme a Giovanni sono intervenuti Corrado Scala, Fabio Sortino e Antonio Di Maria, presidente, vicepresidente e componente del consiglio comunale portopalese. Scala riveste, inoltre, la carica di coordinatore del Gruppo di protezione civile.
“E’ un grande onore per noi avere un premiato e ci fa ancora più piacere che ad ottenere questo riconoscimento sia stato Giovanni che costituisce un grande esempio di integrazione”, ha dichiarato Corrado Scala che aggiunge: “Giovanni è sempre tra i primi a giungere al porto quando si verifica uno sbarco di immigrati. E’ un volontario operativo nel vero senso della parola”. Gli fa eco Fabio Sortino, numero due del consiglio comunale.
“Il riconoscimento a Giovanni – afferma Sortino – è anche un’attestazione autorevole nei confronti di tutte le realtà di Portopalo che operano sul fronte dell’accoglienza agli immigrati. L’anno scorso, tra aprile e ottobre, si sono registrati tanti sbarchi ed in ognuno l’impegno dei volontari nell’accogliere i migranti è stato costante e di grande efficienza, in stretto raccordo con le forze dell’ordine”.
Antonio Di Maria sottolinea la solidità del volontariato portopalese. “Da parecchi anni – dice Di Maria - Portopalo si mette in evidenza per il modo e l’umanità con cui accoglie i nostri fratelli che dal Sud del Mondo sbarcano nel nostro territorio”. Emozionato e soddisfatto per il riconoscimento ottenuto, Giovanni Ben Dhafar sottolinea l’aspetto relativo all’integrazione da lui raggiunta a Portopalo. “Sin da quando arrivai qui, mi sono sentito sempre accolto come un figlio di questa terra. Ho lavorato onestamente e il trattamento che ho ricevuto è stato uguale, in tutto e per tutto, a quello dei portopalesi. Ricordo gli anni in cui ho fatto il pescatore, poi mi sono messo in proprio coltivando un appezzamento di terreno. Oggi produco il famoso ciliegino e soprattutto, da alcuni anni, mi rendo disponibile nelle fasi che seguono ogni sbarco di migranti, operando in stretta collaborazione con le forze dell’ordine”. Si sente pienamente un italiano, Giovanni, ed aspetta che gli venga concessa la cittadinanza onoraria.
“Spero di diventare cittadino italiano molto presto, è il mio sogno e penso di meritarmi la cittadinanza di questo paese che amo quanto o più del mio paese d’origine poiché è in Italia che ho avuto una chances di vivere onestamente e dignitosamente”. Esibisce con gioia ed un pizzico d’orgoglio la targa che gli hanno consegnato nell’ambito del Premio Sicilia Datch. “La metterò tra le cose più care che ho – conclude Giovanni – e soprattutto continuerò a dare il mio apporto al gruppo di protezione civile durante l’accoglienza dei migranti. Portopalo ha un cuore grande ed io sono orgoglioso di far parte di questa comunità”.
(articolo pubblicato lunedì 7 gennaio 2008 sul quotidiano LA SICILIA – edizione di Siracusa)