Soddisfazione per lo svolgimento di uno dei tre percorsi previsti dal progetto coordinato dalla Cooperativa Leonardo. Antonella Tavera, psicoterapeuta: “I giovani hanno bisogno di una comunicazione più profonda”. Vincenzo Spadaro, educatore: “Emerge l’esigenza di punti di riferimento costanti”.
“Dipende da che dipende”: slogan scelto per descrivere l’ambizioso progetto avviato dal “Centro Giovanile-Sportello Informagiovani”, grazie alla collaborazione di esperti del settore, Vincenzo Spadaro,educatore e musicoterapeuta, Antonella Tavera, psicoterapeuta e Walter Guarrasi, sommelier.
Coordinato dalla Cooperativa Leonardo, il progetto prevede tre tipologie di attività differenti, tutte però orientate all’approfondimento del tema della“dipendenza”, con un approccio multidisciplinare, innovativo ed interattivo, volto all’acquisizione di una maggiore consapevolezza del fenomeno.
Uno di questi tre percorsi, il laboratorio “A scuola di indipendenza”, è giunto al termineil 7 marzo 2014, con grande soddisfazione dei professionisti,delle scuole coinvolte, gli Istituti M.Bartolo e P.Calleri, e anche degli studenti.Il laboratorio, si è svolto per un ciclo di tre incontri di due ore ciascuno, coinvolgendogruppi di 15 persone.
Sono emersi aspetti interessanti dalle dichiarazioni dei due professionisti, che hanno sottolineato l’emergere di bisogni reali, primo tra tutti l’esigenza di forti punti di riferimento. Spadaro afferma:“C’è una grande necessità, un bisogno di tipo generazionale, non esclusivamente legato alla realtà pachinese; spesso i giovani ricercano queste figure di riferimento negli adulti, ma non trovano un interlocutore disposto ad ascoltarli”. “Spesso questi ragazzi-prosegue la Tavera- hanno la sensazione che agli adulti non importi ciò che avrebbero da dire, ma se percepiscono che c’è lo spazio per poter essere accolti, si aprono con naturalezza”.
L’approccio dei due esperti è stato di tipo esperienziale, grazie all’uso di modalità comunicative differenti rispetto a quelle abituali dell’ambito accademico. Questo ha permesso loro di far emergere aspetti ulteriori rispetto alla tematica principale del percorso.“I ragazzi hanno avuto a che fare con modalità differenti di espressione delle emozioni-continua Spadaro- e lì si è aperto un mondo”.Aggiunge la Tavera: “Il concetto della dipendenza è stato un input da cui sono emersi aspetti differenti, come il bisogno di una comunicazione più profonda con gli insegnanti, una comunicazione più umana. Emerge una sensazione di pericolo, quella di non essere adeguatamente protetti.I ragazzi avrebbero bisogno di continuità”.
La coordinatrice ed ideatrice del progetto, Assunta Rizza, aggiunge: “I ragazzi sono assetati di punti di riferimento, di forme di ‘contenimento’, intese come guide, binari entro i quali essere indirizzati. Anche se questa è stata un’esperienza isolata, rappresenta un ‘seme’ per chi ha avuto modo di partecipare. Noi della Cooperativa Leonardo, ci impegneremo perché in questi tre anni, interventi di questo tipo, possano diventare momenti costanti nel tempo. Nella società in generale, ma soprattutto nelle piccole realtà come quella di Pachino,si sente la necessità di sviluppare un lavoro di ‘rete’, di una valorizzazione della stessa e, di creatività. Questo è lo spirito con cui ci muoveremo per dar concretezza ai sogni dei giovani pachinesi”.
Bilancio positivo per questo primo modulo del percorso “Dipende da che dipende”. Ma emergono ulterioried interessanti spunti di riflessione. L’esigenza maggiore è che ci sia un coinvolgimento e soprattutto un grande investimento da parte della scuola, nel sostenere il processo di crescita di questi giovani, in modo sempre più incisivo,grazie alla presenza di reali figure professionali.
In tal senso, il “Centro Giovanile-Sportello Informagiovani”prosegue con le sua attività,con il corso di avvicinamento al vino “Wine Lover”, tenuto dal sommelier Walter Guarrasi e giunto ormai al terzo incontro, e con lo Sportello Informagiovani, a cura di Francesco Tagliaferro, attivo in via Lucio Tasca 60 ogni giovedì, dalle 17 alle 20. Lo sportello è gestito dalla Cooperativa Leonardo, inserita il 25 febbraio 2014 nell’elenco degli enti Pubblici e Privati, e riconosciuta da Italia Lavoro, come ente per la promozione delle politiche attive del lavoro a favore dei giovani, per le province di Siracusa e Ragusa.Ulteriore passo avanti per la comunità pachinese.