Sulla Pagina di Pachino della Sicilia del 24 luglio 08 abbiamo riscontrato due articoli che fra loro hanno in comune il disinteresse del Comune di Noto a dare servizi a contrade che gli appartengono solo sulla carta, fin dai tempi del feudalesimo.
Uno riguarda una spontanea petizione popolare dei cittadini delle contrade S.Lorenzo e Reitani contro il degrado provocato dai rifiuti lasciati lungo il ciglio delle varie stradine da bagnanti sicuramente indisciplinati ma “costretti” in ciò dalla carenza di un numero insoddisfacente di cassonetti di spazzatura posti in luoghi a servizio dei bagnanti e dei villeggianti.
L’altro, invece, ancora più grave, riguarda l’apposizione di sigilli ad un pozzo idrico che i proprietari degli appartamenti del villaggio Isola Blu avevano a loro spese provveduto ad allacciare. Tali proprietari sono attualmente impossibilitati da un curatore fallimentare a poter vendere le loro proprietà appunto perché sprovvisti di acqua potabile.
La non potabilità di quelle acque, a cui con grande dispendio finanziario e di energie gli abitanti di Isola Blu si erano allacciati, è nota a loro stessi che la usano soltanto per annaffiare le piante e per togliersi la sabbia di dosso. Ci si rende conto dei motivi di sicurezza che hanno indotto i Magistrati in questione ad emettere tale decreto di sequestro ma questa gente si sente ancora più sola ed abbandonata dalle istituzioni.
A fronte di errori di gestione del passato questi proprietari vorrebbero uscire da quest’ empasse che li vede fra l’altro destinatari di ordinanza di sgombero da parte del proprietario del territorio che è il Comune di Noto.
Già, il Comune di Noto. Cosa ha fatto nel tempo il Comune di Noto per poter sanare questa situazione nei riguardi di cittadini che comunque pagano le tasse nelle casse di tale Casa Municipale??? NULLA!!!!!!! A parte che emettere ordinanze e decreti ingiuntivi che all’occhio del magistrato scarichino ad altri le eventuali responsabilità del caso.
Perché invece che sentenziare tali decreti ingiuntivi il Comune di Noto, una volta per tutte, non progetti interventi mirati alla costruzione di una apposita rete idrica al servizio di tutte queste contrade i cui cittadini sono in regola con pagamenti di ICI e tasse di urbanizzazione? Perché in alternativa non invia a tutti gratuitamente un certo quantitativo di acqua con i camion del Comune o dei privati che già dal 1° luglio vanno in giro a distribuire a pagamento il prezioso liquido?
Bisogna, fra l’altro, notare, se ce ne fosse ancora bisogno, come notizie del genere vengono evidenziate nella pagine giornalistica di Pachino e non nella pagine di Noto e vengono risaltate dal sottoscritto, presidente di una associazione che mira alla revisione territoriale di quelle contrade a favore del Comune di Pachino che è più vicino a quei luoghi ed a cui interessa principalmente perché tantissimi pachinesi hanno possedimenti in quelle contrade.
Tali notizie non sono evidenziate nella pagina di Noto perché sarebbero poco lette da parte dei lettori Netini che hanno effettivi interessi espansionistici estivi e rurali in altre contrade alle porte del Comune di Noto.
In definitiva siamo di fronte a 2 casi in cui, ancora una volta, si evidenzia la necessità di una revisione territoriale di quei territori a favore di Pachino in quanto il Comune Netino evade sistematicamente dalle proprie responsabilità abbandonando a se stessi gli abitanti seppur stagionali di quelle contrade. Continuo sempre a dire Terre di Nessuno purtroppo di qualcuno.-
Cordialmente - Pasquale Aliffi
"Autonomia Pachinese"