PACHINO – “Tutela e valorizzazione sul mercato dei prodotti a marchio Igp”. È stato questo il motivo della visita a Pachino di diciassette produttori di Anguria Reggiana Igp, attratti dalle importanti azioni di tutela, promozione e valorizzazione portate avanti dal Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino Igp, oltre all’interesse per le tecniche agronomiche adottate dai produttori di tutto il comprensorio (Pachino, Portopalo, Ispica, Noto) in cui si coltiva il Pomodoro a indicazione geografica protetta.
“La scelta di visitare Pachino – ha dichiarato Roberto Prampolini Coordinatore del centro di Formazione Dinamica di Reggio Emilia- si basa sulla necessità di confrontare ed apprendere tecniche agronomiche rivolte al risparmio idrico e utilizzo di fitofarmaci, tecniche applicate alla coltura protetta, oltre a comprendere le modalità di commercializzazione e le dinamiche di mercato, basati sulla denominazione Igp per la tutela del prodotto e del consumatore. Una delle principali necessità dei produttori di Anguria Reggiana Igpinfatti, è quella di tutelare il prodotto, chi lo produce e chi lo consuma, divulgare le sue caratteristiche alimentari, organolettiche e culturali, promuovere il rapporto stretto che lo lega al territorio di produzione, garantire una provenienza geografica certa, curare la tracciabilità e operare affinché i soci adottino criteri precisi di qualità in fase di produzione. Vi è poi la necessità di sorvegliare sui mercati per limitare e contrastare gli usi non legittimi del nome o del marchio di qualità, che causano confusione e danni commerciali al prodotto tutelato.
La realtà di Pachino è certamente ritenuta di successo per la notorietà delle produzioni orticole, sia per la loro qualità organolettica siaper l’immagine identitaria che il Consorzio di Tutela riesce a trasmettere al consumatore”.I produttori reggiani, a Pachino dall’8 all’11 maggio, hanno visitato un’azienda agricola associata al Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino Igp, grazie al “Progetto Produttore”, in cui viene prodotto il Pomodoro di Pachino in tutte le sue varianti, e una delle Cooperative specializzate nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli. Ad accoglierli il Direttore del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino Igp, Sebastiano Barone, che dal 1997 ha lavorato insieme a imprenditori e cooperative per il riconoscimento da parte dell’UE del marchio Igp Pomodoro di Pachino, ottenuto nel 2003. “La visita dei produttori dell’Anguria Reggiana Igp – ha dichiarato il Direttore, Sebastiano Barone- non può che riempirci di orgoglio, vuol dire che la strada intrapresa dal nostro Consorzio è quella giusta, anche se le azioni da compiere sono ancora tante. Il messaggio che per esperienza abbiamo voluto lasciare ai nostri ospiti è che il riconoscimento Igp non rappresenta un punto di arrivo ma un punto di partenza.I produttori devono creare quella sinergia commerciale al fine di fidelizzare il consumatore e dare valore aggiunto al marchio Igp”.
L’ufficio stampa del Consorzio Pomodoro di Pachino IGP
Santina Giannone | Elisa Mirabile