Care amiche e cari amici,
l'anno che stiamo per lasciarci alle spalle è stato un anno molto sofferto. Il 2012 ha piegato la tenuta delle nostre famiglie, a causa di una crisi economica ormai apertamente recessiva, e ci ha visti ancora più combattivi nel contrastare un'amministrazione comunale che purtroppo non ha saputo cogliere gli spunti che in più occasioni gli abbiamo offerto al fine di correggere tutte quelle scelte politiche operate in aperto contrasto con l'interesse pubblico.
Siamo particolarmente angustiati e preoccupati per la situazione in cui versano le casse comunali.
La Corte dei Conti ha infatti recentemente presentato una lunga serie di osservazioni assai critiche nei confronti della gestione economica e finanziaria del nostro comune. Ma questa amministrazione, anziché procedere come richiesto da noi con una seria revisione della spesa inutile e superflua, ha preferito inviare una “letterina” di controdeduzioni che di fatto rischia di lasciare inalterate le osservazioni della Corte dei Conti e conseguentemente la messa in mora del Comune di Pachino.
Noi avevamo presentato in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno che puntava a tagliare molte delle spese che gravano sul bilancio comunale: si tratta ovviamente di spesa che impegna molte risorse per il pagamento di incarichi (direttore generale, capo di gabinetto, incarichi vari, “super manager” con parcella da oltre cento mila € l’anno, ecc. ecc. ecc.) che specie in questo momento viene dai molti percepita come “spesa clientelare”.
L’Ordine del Giorno inoltre prevedeva la revoca della delibera che prevede l’assunzione di personale a tempo indeterminato: sono previste infatti ben cinque assunzioni (!), ma è fin troppo ovvio che le casse del nostro Ente non possono in alcun modo permettersi una spesa di questo tipo! Si pensasse piuttosto a completare la stabilizzazione degli ex contrattisti, sui quali pesa la beffa di un contratto di stabilizzazione “taroccato” che, pur stabilizzandoli, ha lasciato molti di loro con il monte orario invariato (e pertanto anche la magra retribuzione). Ed appare paradossale che mentre ovunque i Comuni sono costretti al taglio della spesa per il personale, l’unico comune d’Italia dove si opera con l’assunzione di personale sia quello di Pachino che, per altro, non ne ha le necessarie risorse, come puntualmente eccepito dalla Corte dei Conti sul conto consuntivo relativo al 2010.
Infine, nell’Ordine del Giorno che avevamo presentato, chiedevamo anche l’immediata revoca della contrazione di ben tre mutui, per un importo complessivo di oltre 1 milione 700 mila €, che graveranno sulle spalle dei cittadini pachinesi e soprattutto rischiano seriamente di compromettere la definitiva tenuta finanziaria del nostro Comune negli anni a venire.
Ma questa amministrazione, come detto, anziché cogliere l’opportunità di liberarsi di tutta una serie di lacci e laccioli, dal sapore ricattatorio e clientelare, ha bocciato il nostro Ordine del Giorno sulla spending review approvando una banale lettera di “buone intenzioni”.
E, come è noto, di buone intenzioni è lastricata la strada dell’inferno.
Questa decisione da parte dell’amministrazione e della maggioranza ci ha pertanto costretti ad intervenire direttamente inviando con il resto dell’opposizione alcuni esposti con i quali denunciamo, ancora una volta, la drammatica situazione economica e finanziaria in cui versano le nostre casse comunali a seguito di decisioni dannose, se non addirittura sciagurate, operate da questo sindaco e da questa amministrazione.
Perdonatemi se in questa newsletter non ho avuto buone nuove, né ho rispettato un tono natalizio. Conoscendo tuttavia la gravità della situazione in cui versa Pachino e le famiglie pachinesi, non potevo limitarmi a fare semplicemente dei benauguranti saluti natalizi, dal sapore solamente elettorale.
Permettetemi quindi, in conclusione, di poter ricordare con grande affetto e solidarietà tutti quei lavoratori e lavoratrici che purtroppo passeranno queste festività natalizie senza la necessaria serenità economica: abbiamo purtroppo numerose famiglie che quest’anno trascorreranno queste giornate senza aver percepito lo stipendio ed il salario, nonostante il lavoro svolto.
A loro, e alle loro famiglie, il mio pensiero più sincero ed affettuoso.
Un caro abbraccio,
Roberto Bruno