PACHINO - Il sindaco Bonaiuto piuttosto che rispondere alle osservazioni che puntualmente gli abbiamo sollevato circa il progetto di realizzare un
mega impianto di fotovoltaico nel territorio di Pachino (12 MW) preferisce, ancora una volta, fare propaganda pensando di essere ancora in campagna elettorale, e dice bugie accusandoci di non essere a favore delle energie sostenibili.
Nel ricordargli che la campagna elettorale è finita esattamente due anni or sono,
gli rispondiamo che noi avremmo voluto poterci esprimere a favore di tale progetto, purché ne fossimo stati messi a conoscenza! Ed invece, come già accaduto per la discarica di contrada Camporeale, egli si è recato a Palermo dando il proprio assenso all’insaputa dei consiglieri comunali e della cittadinanza.
Ma cosa ha da nascondere, sindaco Bonaiuto? Perché si rifiuta di confrontarsi con i consiglieri comunali? Perché si sottrae al dibattito con l’opposizione? Perché scappa da una sana discussione con i cittadini sulle problematiche e, ancor di più, sui progetti che ricadono nel nostro territorio?
Noi ci rifiutiamo di accettare questo metodo carbonaro che umilia le regole del confronto democratico!
Non è possibile che sul destino collettivo del nostro territorio a decidere sia una sola persona, come accaduto ieri per la discarica (sul cui esito pesano ancora incognite pesantissime) ed oggi sul parco di fotovoltaico! E non accettiamo lezioni di ambientalismo da un sindaco che è ben lontano dalle ragioni ambientali:
ed anzi gli ricordiamo (ma lui lo sa bene), giusto per smentire le sue parole per cui noi saremmo contrari alle energie rinnovabili e pulite,
che in qualche cassetto del Comune giace da ben quattro anni, ben nascosto, un progetto presentato proprio dal PD per l’impianto di pannelli fotovoltaici nei tetti degli edifici pubblici; come gli ricordiamo che per ben due volte abbiamo presentato un emendamento al Piano Triennale delle Opere Pubbliche dove chiedevamo di inserire tale progetto fra le priorità del comune, che lui in entrambi i casi ha fatto bocciare dalla sua tanto vasta quanto inconcludente maggioranza.
Quindi ci facesse la cortesia di rispondere nel merito delle osservazioni che solleviamo e di non dire menzogne ai pachinesi, perché rischia di aggiungere magre figure a quelle già accumulate in questi due anni sprecati a fuggire dalla responsabilità di governare la città.
Pachino merita altro: una politica nuova, una logica di governo rispettosa delle regole democratiche e della volontà popolare, che sappia mettere al centro la partecipazione dei cittadini nella formazione delle scelte pubbliche e soprattutto una nuova classe dirigente animata da entusiasmo e da spirito di servizio nei confronti della comunità.
Nel ringraziarVi infine per la partecipazione ai Referendum di domenica e lunedi scorso che anche a Pachino è stata lusinghiera, colgo l'occasione per salutarVi calorosamente
Roberto Bruno