La sua terza fatica s’intitola
“Vita da sfollati”, un romanzo breve pubblicato in formato ebook dalla casa editrice digitale
Lazy Book.
SINOSSI:“Vita da sfollati” è la storia di una vita intera, quella di Biagio Mita. Una storia d’amore che inizia con un lutto e si dipana verso il passato. Come un treno che corre veloce sui binari della vita, binari che idealmente si uniranno come le vite dei protagonisti.In questo racconto la Sorbera ci porta con delicatezza nella vita di Biagio e Mita, che, in una Sicilia che li avrebbe voluti separati, riescono a coronare il loro sogno d’amore e affrontare le traversie della guerra. In un andirivieni costante tra il presente ed i ricordi di Biagio, vivremo l’amore, la guerra, lo sbarco degli alleati, il boom economico, il coronarsi di una storia d’amore d’altri tempi.
In questo racconto troverete la Sicilia della seconda guerra mondiale, i fantasmi del passato, di un amore consumato troppo velocemente, anche se è durato più di cinquant’anni, un amore finito, come spesso accade, con un lutto. Nel libro si parla del boom economico, la prima televisione che arriva nelle case, la ripresa, il tutto in un andirivieni di storie di vita, quelli degli sfollati in riva al mare durante la guerra
INTERVISTA
Inaugura il 2014 con un bel racconto d’amore. Il suo terzo lavoro, di nuovo un cambio di genere come mai?
Si, diciamo che il 2014 è iniziato bene. Non parlerei di cambio di genere, vede, si scrive quello che la vita ci regala, se la vita di regala un figlio ne può nascere una favola, se ti regala un sogno infranto magari nasce il Commissario, se ti regala cicatrici ne nasce una storia d’amore
Effettivamente quest’ultima opera lascia un po’ l’amaro in bocca. Come mai?
Come le dicevo si scrive per quello che la vita ci offre. Noi che scriviamo, principalmente per passione, cerchiamo di mettere su carta le emozioni, nostre o di chi ci circonda. Sentimenti belli o brutti, ad ogni modo, vita vissuta. Il fatto di scrivere ci aiuta a far tutti partecipi della nostra felicità o, a cicatrizzare le ferite.
Cicatrizzare le ferite?
Tutti hanno una ferita, spesso non rimarginata, che si portano dietro a vita. Grazie alla scrittura quella ferita può “spurgare” e rimarginarsi.
L’ambientazione è di nuovo la Sicilia. Hai mai pensato di superare lo stretto?
Lo stretto l’ho superato da un bel po’ di anni. Ormai vivo a Torino ma la Sicilia resta comunque la mia ambientazione letteraria preferita.
Nel frattempo scrive anche sul suo blog (http://sorberasilvestra.wordpress.com/)che, a differenza degli altri non è autocelebrativo ma, come lei stessa dice, “partecipato”. Ha ospitato anche personaggi famosi, come sta andando?
Devo dire che sono molto soddisfatta. Il blog ha buoni numeri, buona visibilità. Ho avuto l’onore ed il piacere di intervistare personaggi famosi del mondo letterario e di quello televisivo. Tutti possono intervenire, raccontarsi, parlare di libri, letteratura, una specie di salotto virtuale.
Altri progetti? Ci sarà una nuova Livia o una nuova avventura di Simone?
Può darsi ma con calma. Ho un bambino piccolo da crescere