PACHINO - Apprendiamo, con seria preoccupazione nei riguardi del comune e dell’intera collettività, dell’ampia verifica operata dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri negli uffici comunali pachinesi. E’ un fatto che coinvolge non solo il comune e il mondo politico, ma scuote tutta la cittadinanza.
Confidiamo nelle indagini avviate dalla Procura della Repubblica e ci auguriamo che volgano al più presto ad una conclusione, tale che facciano luce su eventuali anomalie o eventuali illeciti sull’attività amministrativa, tanto gravi che sembrerebbe che coinvolgano anche alcune aziende che hanno lavorato per il comune, che speriamo siano estranei ai fatti.
Chiediamo al sindaco e agli amministratori di mettere in atto tutti quei meccanismi che garantiscano un’assoluta trasparenza del loro operato, come abbiamo già chiesto in passato riguardo ad esempio all’esplicazione delle gare d’appalto. E per questo chiediamo al sindaco di riferire sulla natura delle indagini.
4Gli amministratori e i consiglieri non possono rimanere silenti lasciando la città nel dubbio e nel chiacchiericcio. Non possiamo permetterci che passi nell’opinione pubblica generale che una verifica di questo tipo da parte delle forze dell’ordine sia un fatto normale: Pachino non è un comune tribale, né può passare che i suoi amministratori siano corrotti. Se così fosse chiederemmo le immediate dimissioni del sindaco e della sua giunta.
Già lo scorso settembre abbiamo presentato al sindaco il “
pacchetto Trasparenza e Legalità” che, ad oggi, non è stato ancora rispettato.
Poniamo nuovamente la necessità di attuare alcune regole che riguardano
• la costituzione dell’ “Anagrafe Pubblica degli Eletti” in cui si evidenziano gli incarichi, le indennità e i rimborsi dei consiglieri e degli amministratori, e si dia ampia e pubblica evidenza degli incarichi professionali, dei bandi e dei loro esiti.
• “l’Obbligatorietà del Protocollo nei Pagamenti” delle fatture presentate dalle ditte fornitrici del comune.
• “l’Albo dei Professionisti di fiducia” dell’ente per favorire la rotazione degli incarichi professionali e un’equa distribuzione all’interno degli ordini professionali e che si limitano il più possibile i lavori di somma urgenza.
Condanniamo da sempre il “modus operandi” del sindaco Bonaiuto e della sua amministrazione, che ricorre a costosissimi incarichi a pseudo esperti e a posti di sottogoverno, per favorire amici e conoscenti e che finirà, prima o poi, nel rimanere impigliato nella rete delle pressioni messe in atto dai suoi stessi collaboratori. Rappresenta sicuramente il segnale dello sfascio politico di un amministrazione concentrata nell’esercizio del potere.
Pretendiamo, invece, che il sindaco, gli assessori e ciascun consigliere comunale del nostro comune sia di specchiata ed indiscutibile moralità e che su questo, ciascuno per quello che gli compete, sia pronto a darne pubblica contezza a tutta la città, certi che i valori della legalità e della trasparenza debbano essere le stelle polari nell’amministrazione di Pachino.
24/03/2011
Il Partito Democratico di Pachino