Pantano Longarini è stato finalmente ripulito dalle centinaia di copertoni che da mesi inquinavano l’area naturalistica. A farsi carico della pulizia del sito, che ricade anche nel territorio di Ispica, è stato il comune di Pachino
Dopo circa otto mesi di scempio, e di danni ambientali incalcolabili, la casa municipale ha provveduto a rimuovere i circa 6.000 kg di pneumatici, così come afferma in pompa magna, l’assessore all’Ambiente e al Territorio, dando mandato alla ditta Dusty per la bonifica. Peccato che, appunto, siano trascorsi otto mesi dal fatto, e forse ( anzi, ne sono certo) l’assessore non sa che, centinaia di pneumatici, a causa del lunghissimo tempo trascorso dalla bonifica, si sono insabbiati nel fondale e non potranno essere recuperati, e questo causa e causerà danni ambientali ragguardevoli. Mi chiedo, inoltre, l’associazione “libera caccia” in questi otto mesi, dove sia stata, visto che si rende disponibile per il recupero, guarda caso, pochi giorni prima che la ditta Dusty eseguisse la bonifica.
In questi frangenti, tutti si prendono i meriti … ma di cosa?
Un’amministrazione attenta e sensibile alle problematiche ambientali, non fa passare tutti questi mesi, prima di provvedere alla bonifica di una zona ZPS. D’altronde non ci si può aspettare di più da questi politicanti, che non hanno a cuore le sorti del nostro territorio.
Ricordo che i Verdi di Pachino sono stati tra i primi a mettere in evidenza il degrado e l’abbandono totale delle zone umide di Pachino specie i Pantani Longarini (basta guardare i nostri reportage fotografici, concernenti le zone umide del nostro territorio). A conferma di ciò, il 15 maggio del 2007, siamo stati intervistati dal programma “ArtNew” di Rai Tre per discutere del degrado ambientale dei Pantani Longarini, anche alla luce della “montagna” di pneumatici, che qualche incivile aveva provveduto a scaricare qualche settimana prima, nello specchio d’acqua (guarda l’intervista e i reportage fotografici su www.verdipachino.4000.it). Allora ne il comune ne tanto meno l’associazione venatoria “libera caccia”, e le altre forme di volontariato e/o associazioni che a vario titolo dichiarano di essere ambientaliste (compresa quella di cui fa capo l’attuale Assessore all’Ambiente e al Territorio) si esprimeva in merito…il silenzio (e il vuoto) più assoluto da parte di tutti.
L’ambiente è una cosa seria, e va dal rispetto e controllo del territorio.
Queste luoghi, sono delle zone franche, dove vi è la più assoluta latitanza da parte dei comuni interessati (Pachino, Noto e Ispica), dove chiunque si sente in diritto di depositare oltre 6000 kg di pneumatici con tutta tranquillità, e dove regolarmente si va a caccia, nonostante siano zone protette.
Sono cose che i Verdi di Pachino sottolineano, ribadiscono e ripetono da mesi e mesi ma, che nessuno ha fatto o detto nulla, tranne quando c’è da prendersi qualche merito. Ma di meriti in questo caso non ce ne sono. Il comune, si è mosso con un ritardo tale da provocare danni ambientali difficilmente sanabili in quelle zone.